Il digital marketing è fondamentale oggi. Che tu voglia trovare un ristorante per cena, comprare un nuovo PC o prenotare le vacanze, il luogo che probabilmente più influenzerà le tue decisioni è la rete.
Senza il digital marketing, quindi, qualsiasi business sarebbe un fantasma: invisibile e ignorato.
Un fantasma che fluttua sul sito web deserto, sui canali di social media sterili e sul conto bancario vuoto.
Fare marketing digitale è fondamentale per riuscire a differenziare un'attività, a farsi notare nonostante la concorrenza, e a far crescere i clienti, e in generale a far fiorire un business.
Per cui, che tu abbia un'azienda e voglia applicare le migliori strategie di marketing digitale senza dipendere da una web agency, o che tu sia (o voglia diventare) un professionista del marketing, è importante orientarsi bene in questo complicato mondo.
Non esistono formule magiche che ti aiuteranno prendere il volo in rete dall'oggi al domani, ovvio, ma con tanto studio, abbondante pratica e un pizzico di inventiva, avrai grandi risultati.
Soprattutto se leggerai fino in fondo questo articolo!
In particolare, parleremo di:
- Cos'è il digital marketing, da cosa è caratterizzato e come funziona
- Quali sono le principali tecniche e strategie che ne fanno parte
- Quali sono i trend, presenti e futuri
- E infine risponderemo a quelle che sono le domande fondamentali che può avere chi è (o vuole diventare) un professionista del settore
Ci siamo? Cominciamo dalle basi.
Digital marketing: cos’è?
Qual è la definizione di digital marketing? In breve potremmo dire che:
Il digital marketing è l'insieme delle strategie che sfruttano canali di comunicazione online per promuovere un prodotto, un servizio, un brand o un messaggio.
Tra le strategie comprese nella grande famiglia del digital marketing troviamo:
- SEM (con SEO e SEA);
- content marketing;
- email marketing;
- social media marketing;
- influencer marketing;
- affiliate marketing;
- ...e molto altro.
Marketing digitale vs tradizionale
Il primo aspetto da considerare è la differenza – in termini di costi e accessibilità – con i media tradizionali.
La maggior parte delle forme di digital marketing, come il content marketing, è assolutamente gratuita a esclusione dei costi di produzione.
E anche quando parliamo di pubblicità, online questa costa molto meno che offline, con una capacità molto maggiore di tracciare le conversioni effettive, come vedremo.
Inoltre, studiare digital marketing è alla portata di (quasi) tutti.
Oggi, tutto quello di cui hai bisogno per diventare un digital marketer esperto è un computer, una connessione a internet e la voglia di imparare.
Forse potresti aggiungere anche abbondanti bevande energetiche, ma questo è tutto.
A gennaio 2021, c'erano circa 4.7 miliardi di utenti Internet nel mondo, e questo numero è in costante aumento.
È la prima volta nella storia che abbiamo la possibilità di raggiungere così tante persone, così facilmente.
E a differenza della maggior parte dei metodi di marketing tradizionali, il marketing digitale permette ai marketer di misurare accuratamente le loro attività in tempo reale.
Giusto per farti un esempio, è possibile utilizzare uno strumento come le Facebook ads per rivolgersi solo agli uomini di età compresa tra i 22 e i 25 anni delle aree metropolitane, che hanno un forte interesse per CrossFit, e per la musica dance... e soprattutto monitorare l'effetto delle campagne sul tuo sito in tempo reale,con il pixel di Facebook (non preoccuparti se tutto questo ti sembra arabo, ci arriveremo a tempo debito e puoi sempre approfondire i vari termini negli articoli a cui i link rimandano).
Digital marketing e web marketing: facciamo chiarezza
Nella Babele di informazioni che è internet, persino il modo di chiamare il marketing che si fa online risulta confuso.
Troverai in rete utilizzati in maniera indiscriminata internet marketing, digital marketing, web marketing, a volte addirittura social media marketing o ecommerce marketing.
In realtà tutti questi termini hanno leggere differenze, alcune ovvie (social media e ecommerce, per esempio), altre meno.
In generale si parla di digital marketing in senso allargato, includendo tutte quelle attività di comunicazione e vendita che si svolgono online. Il web marketing, a sua volta, è la parte relativa al web, quindi nell'elenco che facevamo prima potrebbe comprendere ad esempio il content marketing, la SEM, l'email marketing...
Ma i confini sono labili e spesso dipende da quale lato si guardi la cosa. Per questo anche il modo in cui dividerò gli argomenti di quest'articolo non è assoluto, ed è volto a rendere le informazioni più chiare possibile.
A questo scopo, è arrivato il momento di parlare di digital marketing strategy e di quella che è l'ossatura su cui qualsiasi attività si regge: il funnel.
Digital marketing strategy: il funnel di vendita
La strategia del digital marketing si basa su quello che viene chiamato “funnel di vendita“.
L’idea è di vedere il processo di vendita come un grande imbuto: una struttura che è molto larga all'inizio e si va via via stringendo mano a mano che si scende.
Lo scopo è usare varie strategie per raggiungere le persone che ci interessano e farle entrare nell’imbuto. Poi, si lavora per farle scendere di livello, passando da una strategia all'altra mano a mano, fino a convertirle in clienti, e in seguito in sostenitori del proprio marchio.
Ecco una panoramica del funnel del digital marketing:
Fase 1: Attrai
All’inizio del funnel, è necessario attirare l’attenzione delle persone per noi in target.
Questo potrebbe comportare l’uso di pubblicità pay-per-click, l’ottimizzazione del tuo sito web per i motori di ricerca (la famosa SEO), o il social media marketing.
Si tratta insomma di raggiungere persone che non ci conoscono o che non ci prendono in considerazione per risolvere i propri bisogni, e iniziare a metter loro la pulce nell'orecchio su cosa il nostro prodotto/servizio può fare.
Fase 2: Converti
Una volta che hai esposto i potenziali clienti al tuo marchio, questi entrano nella fase di scoperta.
A questo punto, iniziano ad esplorare le offerte a loro disposizione in base alle loro esigenze o ai loro desideri. Imparano a conoscere il tuo brand e a considerarlo come un punto di riferimento per trovare informazioni utili.
Nella fase di conversione abbiamo un pubblico già più specifico, che da una serie di visitatori sconosciuti si trasforma in un gruppo di contatti che possiamo iniziare a profilare.
In questa fase possiamo utilizzare una lunga serie di strumenti per la generazione di contatti: pop-up, materiali scaricabili come gli ebook e le infografiche, webinar, eventi, newsletter... vale tutto, l'importante è che ci sia un form da compilare per ottenere i loro dati di contatto e quindi fare lead generation (e magari una landing page)!
Fase 3: Chiudi
Ora le persone sono pronte a comprare, ma stanno valutando le loro opzioni.
Stanno decidendo cosa acquistare e da chi.
E, se sei stato bravo nelle fasi precedenti, probabilmente sceglieranno te.
Ci sono altre tecniche che puoi sfoderare in questa fase, tutte riconducibili al lead nurturing, ovvero alle attività di contatto che portano il potenziale cliente a convertirsi in cliente: scontistica, email marketing, attività di supporto varie, customer service, etc.
Fase 4: Delizia
Una volta ottenuto il tuo scopo - l'acquisto - il lavoro non termina affatto. Dobbiamo infatti lavorare sulla fidelizzazione del cliente.
Ricorda: acquisire un nuovo cliente è molto più costoso in termini di tempo e risorse rispetto a trattenere un cliente che hai già. In termini tecnici, la retention è più conveniente dell'acquisition.
Ma torniamo all'italiano! Avere un cliente soddisfatto ti consente di innescare un circolo virtuoso di crescita grazie al passaparola. In pratica si passa da consumatore a promotore del business.
Qui sono fondamentali l'assistenza post-vendita, le newsletter e in generale la capacità di sfruttare creatività e tecniche di marketing automation per creare una vera e propria relazione con il cliente.
Digital marketing come iniziare: inbound e outbound
Un'altra distinzione che può essere importante fare per suddividere le strategie di digital marketing ulteriormente è quella tra inbound e outbound. È importante comprendere le due strategie generali utilizzate nell’online marketing:
- L’inbound marketing, o marketing in entrata, è noto anche come marketing basato sui permessi.
- L’outbound marketing, o marketing in uscita, noto anche come marketing basato sull’interruzione.
Vediamo le differenze tra queste due strategie di digital marketing e come iniziare a farlo utilizzando l'una e l'altra.
Outbound digital marketing
Partiamo dal secondo: il marketing in uscita è essenzialmente solo pubblicità.
È anche noto come marketing basato sull’interruzione, perché non si inserisce in modo organico e naturale nella vita digitale del consumatore ma ne interrompe l'attività.
L’idea è quella di promuovere il proprio prodotto o servizio ovunque ci siano potenziali clienti, con la speranza che una percentuale delle persone che vede la pubblicità si converta effettivamente in clienti.
Di solito è necessario pagare per accedere a questi mezzi pubblicitari.
Tra gli esempi di outbound digital marketing ci sono:
- Pubblicità a pagamento su piattaforme come Google Ads (nei formati Display) e Facebook Ads.
- Sponsorizzazioni di eventi online.
- Email che si rivolgono a persone che non si sono iscritte alla tua mailing list (attenzione al GDPR).
- Etc.
Inbound digital marketing
Secondo la definizione data da Hubspot:
L’inbound digital marketing è incentrato sull’attirare i clienti attraverso contenuti pertinenti e utili e sull’aggiunta di valore in ogni fase del percorso di acquisto del cliente. Con l’inbound marketing, i potenziali clienti trovano il tuo business attraverso canali come blog, motori di ricerca e social media.
In parole povere?
L’inbound marketing, o marketing in entrata, è un marketing basato sul permesso: consiste nel creare una relazione con il cliente dopo che lui o lei ha manifestato l'intenzione di farlo.
Zac Gregg di Vital condivide le due principali premesse del marketing basato sul permesso:
“In primo luogo, comunicate attraverso mezzi tramite i quali il pubblico vi ha dato il permesso di comunicare.
In secondo luogo, rispondete alle domande che la gente pone e moltiplicate le risposte in rete in previsione della domanda”.
In sostanza, dare prima di ottenere.
Per contestualizzare l’inbound digital marketing, pensa alle Pagine Gialle.
Prima di internet, le Pagine Gialle erano uno dei pochi posti in cui potevi fare pubblicità proprio dove la gente cercava attivamente business e servizi.
Esempi di inbound marketing includono:
- Ottimizzare il tuo sito web e i contenuti per farli apparire nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP) con l'ausilio dei SEO tools.
- Creare e condividere contenuti orientati al valore, come i post del blog e gli ebook.
- Email marketing in cui gli abbonati scelgono volontariamente di ricevere i tuoi contenuti.
- Costruire una comunità su una piattaforma di social media.
Ad esempio, noi di Oberlo forniamo contenuti gratuiti e di valore su questo blog per aiutarti ad avviare e far crescere un’attività di dropshipping in Italia.
L’articolo che stai leggendo in questo momento è proprio un esempio di inbound marketing!
I 6 canali principali del digital marketing
Ok, ora che hai capito le basi dell’online marketing, diamo un’occhiata più approfondita a 6 canali chiave che puoi utilizzare per far crescere il tuo business.
- Pubblicità Pay-Per-Click
- Email Marketing
- Social Media Marketing
- Influencer Marketing
- Ottimizzazione per i motori di ricerca
- Content Marketing
Analizziamo ora ogni canale più nel dettaglio.
1. Pubblicità online Pay-Per-Click (PPC)
Il PPC – a volte indicato come costo per click (CPC) – è uno strumento potente.
Secondo Google, le aziende guadagnano in media 2 dollari per ogni dollaro speso in Google Ads.
Il PPC in sostanza è un metodo di pubblicità online in cui gli inserzionisti pagano solo quando un utente fa effettivamente clic sul loro annuncio.
Si basa su un sistema di aste automatizzato.
Ciò significa che gli inserzionisti devono fare offerte su determinate parole chiave, in base al loro business e al loro mercato di riferimento.
Ad esempio, quando si utilizza Google Ads, è possibile fare un’offerta per far visualizzare il proprio annuncio per la parola chiave “giradischi”.
Poi, quando qualcuno cerca “giradischi” su Google, vedrà gli annunci accanto (o sopra) ai risultati della ricerca organica.
Questa è la potenza della SEA (Search Engine Advertising).
Facebook va ancora oltre. Il gigante dei social network ti permette di creare un pubblico altamente mirato a cui mostrare i tuoi annunci.
Il sistema di digital marketing basato su inserzioni PPC è molto democratico: a differenza della maggior parte delle forme pubblicitarie, gli inserzionisti non possono semplicemente pagare di più per far apparire i loro annunci in modo più prominente rispetto a quelli dei loro concorrenti.
Perché?
Perché le piattaforme danno priorità agli interessi dell'utente rispetto a quelli degli inserzionisti, valutando la bontà dell'ad piuttosto che (solo) il suo valore economico.
Si tratta di una mossa intelligente che assicura che la piattaforma sia il posto giusto per gli utenti. Il che, a sua volta, la rende il luogo di riferimento per gli inserzionisti.
Google e Facebook non sono le uniche piattaforme che utilizzano il PPC come strategia di digital marketing.
Altre popolari piattaforme pubblicitarie PPC sono Instagram Ads, YouTube, LinkedIn e, più recentemente, Pinterest e TikTok.
2. Email Marketing
L’email marketing è il processo di invio di comunicazioni di marketing direttamente alle persone tramite email.
L’email spesso riceve meno attenzione rispetto a metodi più moderni, come i social media e l’influencer marketing.
Ma questo è un grave errore: poche cose sono efficaci come una campagna di email marketing ben strutturata, di cui puoi scoprire tutto al link precedente.
Certo, è un mezzo molto affollato. Ti basti pensare che gli utenti aziendali inviano e ricevono in media 121 email al giorno.
Ma non sottovalutare il potere dell’email.
Per ogni dollaro investito sull'email marketing, i dati hanno rivelato un ritorno di 42 $.
Ora, la maggior parte delle campagne di email marketing inizia con un contenuto in grado di attirare i lead.
Questo di solito è un contenuto gratuito, o uno sconto progettato per invogliare le persone ad iscriversi alla mailing list, come in questo esempio preso dal sito di Adidas:
In seguito, potrai offrire ai tuoi abbonati contenuti utili, annunci, omaggi e sconti.
È anche possibile aumentare le vendite utilizzando la segmentazione dei subscribers.
Questo avviene quando si creano gruppi di iscritti (chiamati ‘segmenti’) in base alle preferenze o alla fase del funnel di vendita in cui si trovano.
Poi è possibile creare campagne automatizzate che sono specificamente mirate a ciascuno di questi segmenti.
Per esempio, potresti segmentare gli abbonati che hanno abbandonato il loro carrello. Poi inviare un’email automatica a queste persone nel tentativo di fargli completare l’acquisto.
In sintesi?
L’email marketing è una strategia di digital marketing estremamente potente.
3. Social Media Marketing
Questo è il processo di acquisizione di traffico e contatti attraverso i social media. Perché integrarli nella propria strategia di digital marketing? I numeri, ancora una volta, sono dalla nostra parte.
Ricorda che il social media marketing si concentra sulla creazione di una community.
Ci sono moltissimi modi per utilizzare i social media per commercializzare la tua attività, tra cui:
- Creare una community nella tua nicchia.
- Attirare e dirigere il traffico verso il tuo sito web.
- Pubblicizzare promozioni o prodotti.
- Fornire direttamente il servizio clienti.
4. Influencer Marketing
Partiamo dalla domanda: chi è un “influencer”? In parole semplici, un influencer è chiunque abbia un seguito online relativamente ampio. Il che include:
- Celebrità mondiali come Kim Kardashian.
- Celebrità di nicchia come l’alpinista Alex Honnold.
- Autorità leader del settore come Anne Hadley.
- Blogger con community molto impegnate nella loro nicchia, come Darren Rowse.
L’influencer marketing è il processo di partnership con gli influencer principali di una determinata nicchia. L’obiettivo è quello di portare il tuo business di fronte al loro pubblico.
Inoltre, l’influencer marketing sta crescendo più velocemente degli annunci digitali.
Il numero dei post sponsorizzati pubblicati da influencer su Instagram non fa che crescere.
Questo metodo di marketing digital può essere particolarmente efficace e rilevante per le aziende di ecommerce.
5. Ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO)
I motori di ricerca utilizzano quello che viene chiamato “crawler bot”.
In pratica, si tratta di bot che fanno “crawling”, ovvero “scansionano” tutte le pagine web per creare un indice dei contenuti disponibili online.
Ogni volta che qualcuno effettua una ricerca per una determinata parola chiave, il motore di ricerca farà del suo meglio per mostrare i risultati più utili e rilevanti.
Ok, ma cos’è esattamente l’ottimizzazione dei motori di ricerca?
L’ottimizzazione SEO è il processo di massimizzazione dei 'segnali' che i bot sono in grado di leggere e che comunicano loro (e ai lettori) il valore del contenuto in questione. L’obiettivo è quello di far apparire il sito quanto più in alto possibile nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP) per determinate parole chiave.
Supponiamo che tu voglia che il tuo sito web di vendita kayak appaia in cima ai risultati di Google quando qualcuno cerca “attrezzatura da kayak”. Il processo che useresti si chiama SEO.
Perché il primo posto è così ricercato?
Perché Google riceve oltre 66.000 ricerche al secondo in un dato giorno.
Inoltre, quando si parla di SEO, di solito si parla di Google (a meno che non si viva in Cina o Russia e non si utilizzino altri motori di ricerca).
Perché?
Perché Google è di gran lunga il motore di ricerca più popolare al mondo, con una quota di mercato del 79,77%.
Ci sono due tipi di ottimizzazione SEO:
- SEO On-Page
- SEO Off-Page
SEO On-Page
L’ottimizzazione SEO On-Page comprende tutte le strategie di marketing digital che metti in atto per ottimizzare il contenuto del tuo sito per apparire più in alto nei risultati di ricerca.
Ad esempio, potresti ottimizzare ogni pagina del tuo sito per una parola chiave o frase particolare, come l’articolo che stai leggendo in questo momento, che è ottimizzato per la parola chiave “digital marketing”.
SEO Off-Page
La SEO Off-Page riguarda tutti i tuoi sforzi di internet marketing al di fuori del sito.
Questo può includere segnali esterni, come la tua presenza sui social media. Ma la componente principale della SEO off-page sono i backlink, ovvero quando altri siti aggiungono alle loro pagine web dei link al tuo sito.
I motori di ricerca sostengono che se molti altri siti web autorevoli si collegano a una pagina web, allora quella pagina deve essere una risorsa utile per gli utenti.
Per riassumere:
Sfrutta le tecniche SEO per spostare il tuo sito web verso la parte superiore delle SERP, e genera più traffico organico verso il tuo sito web.
6. Content Marketing
Il content marketing è una delle principali tattiche di marketing digital.
Anche perché può costare il 62% in meno rispetto al marketing tradizionale e generare 3 volte il numero di lead.
In primo luogo, è necessario creare, distribuire e promuovere contenuti utili e rilevanti. Questi contenuti sono progettati per attrarre, coinvolgere e convertire il tuo pubblico di riferimento in clienti.
Ci sono diversi tipi di contenuti che si possono creare, tra cui:
- Articoli di blog
- Ebook
- Casi studio
- Infografiche
- Video
- Webinar
- Podcast
- Interviste
Il content marketing lavora a stretto contatto con la SEO, in quanto è uno dei modi migliori per portare il tuo sito web più in alto sulle SERP.
Ecco i contenuti che funzionano meglio per ogni fase del funnel del digital marketing.
Attrai: Usa contenuti formativi e virali per acquisire lead in modo indiretto e migliorare la brand awareness.
- Articoli di blog
- Webinar
- Video
- Newsletter
Converti: Usa casi studio e demo per acquisire lead in modo diretto.
- Casi studio
- Contenuto formativo che mostra i prodotti
- Video dimostrativi
- Descrizione prodotti e dati
Chiudi: Usa descrizioni di prodotti e value proposition per convertire i lead in clienti.
- Testimonianze
- Recensioni
- Un processo di vendita semplice, comprensibile e affidabile
Delizia: Usa il supporto clienti e altre risorse per mantenere i clienti esistenti, e convertirli in promotori del brand.
- Assistenza clienti e documentazione di supporto
- Offerte speciali
- Consigli per gli addetti ai lavori
- Contatto via email e follow-up
- Esperienza Utente efficace
A differenza di un metodo come le inserzioni PPC che può produrre risultati immediati, il marketing dei contenuti spesso richiede più tempo per produrre effetti sostanziali.
D’altro canto, il PPC smette di produrre clienti nel momento in cui si smette di fare pubblicità, mentre i contenuti possono continuare a portare traffico, assicurare lead e generare clienti anche nel futuro.
Digital marketing FAQ: le risposte che stavi cercando
Dovresti ormai avere le idee molto chiare su quello che è lo stato attuale del digital marketing e quali sono le strategie che puoi applicare oggi.
Prima di vedere quelle a cui dovresti prestare attenzione in futuro, cerchiamo di rispondere a eventuali domande che ti possano essere rimaste.
Perché è importante il digital marketing?
Ormai avrai capito l'importanza del digital marketing su più fronti:
- In primo luogo, per la sua capacità di garantire una presenza online efficace
- Poi per stimolare la lead generation
- Per sfruttare tecniche indound e outbound
- Per posizionarsi nella mente dei consumatori (e non solo)
- Infine, per assicurare un flusso costante di clienti, nuovi e ripetuti
Inoltre il digital marketing ha il grande vantaggio di essere altamente monitorabile e misurabile, nonché di rivolgersi ad un pubblico altamente selezionato invece di 'sparare nel mucchio'.
Oggi, insomma, in un mondo che ha una vita digitale quasi intensa come quella offline, fare web marketing è essenziale.
Quanto si guadagna nel digital marketing?
Il digital marketing può essere un'attività abbastanza remunerativa.
Se lavori per una digital marketing agency, ad esempio, e sei un digital marketing specialist puoi guadagnare dai 15 ai 35 mila euro l'anno (si tratta di una posizione entry level, ma pur sempre di coordinamento rispetto a tutti i canali digitali).
Un digital marketing manager, invece, che abbia una posizione più elevata, magari nell'organigramma di un'azienda, prende in media circa 40-50 mila euro l'anno.
se invece il tuo obiettivo è fare digital marketing per la tua azienda, be'...è un valore impagabile!
Perché studiare digital marketing?
Che tu sia uno studente o un professionista navigato, studiare digital marketing è importante se vuoi lavorare nell'ambito economico (ma non solo).
Qualunque cosa farai nella vita, ti servirà raggiungere i tuoi clienti in modo efficace ed efficiente grazie al digitale: questo che tu lavori in azienda, che tu abbia una tua attività o altro.
In qualunque caso, studiare digital marketing ti aprirà porte che non pensavi nemmeno potessero esserci, ti permetterà di comprendere come funziona il web e la comunicazione digitale, e di monitorare i progressi e i trend in essere.
Serve un corso di digital marketing? Dove studiarlo?
Molti credono di dover studiare digital marketing all'università perché abbia un valore, ma in realtà non è così. Certo, l'università aiuta e oggi esistono interessantissimi corsi di digital marketing e master universitari, che sono certamente utili per trovare lavoro e per connettersi con persone del settore.
Ma con un po' di inventiva e la voglia di mettersi in gioco ci sono tantissimi corsi di digital marketing in rete, da quelli gratuiti a quelli a pagamento. E se ti chiedi dove studiare digital marketing e che impatto questa scelta abbia sulle tue possibilità di trovare lavoro in questo campo, sappi che è un settore molto democratico in cui conta (ancora) più il portfolio che non il nome della scuola che ti ha rilasciato un diploma.
Per cui inizia a crearti dei secondi lavori o anche delle attività non retribuite che ti permettano di mettere le mani in pasta: chissà, potresti arrivare ad avere addirittura delle entrate passive!
Digital marketing trend: cosa accadrà nel 2022?
Lavorare sul marketing significa non perdersi gli ultimi aggiornamenti e cercare di prevedere con una frazione di anticipo i trend che segneranno il mondo di domani. Noi non abbiamo la sfera di cristallo, ma abbiamo provato ad analizzare i rumor e il mercato per cercare di cogliere i digital marketing trend di domani.
L'ascesa di TikTok e non solo
Il 2020 è stato decisamente l'anno di TikTok. Questa piattaforma social, infatti, ha visto un vero e proprio boom di iscritti e popolarità soprattutto tra le fasce d'età più giovani.
TikTok ha avviato la parte business per gli inserzionisti e ha attivato la monetizzazione per i content creator, entrando di diritto tra i digital marketing trend del 2021, che sicuramente proseguirà nel 2022.
Mancano ancora tantissime grandi aziende su questi nuovi social, la competizione non è ancora alle stelle, il sistema non è saturo e c'è ancora ampio margine di manovra anche per chi inizia ora a pubblicare contenuti, l'algoritmo favorisce ancora i contenuti in base alla tematica e all'engagement dell'utente senza guardare troppo ad analytics come visualizzazioni o numero di follower dell'account.
Insomma, c'è ancora tanta libertà per lavorare, sperimentare e cavalcare i nuovi trend dei social media nel 2022.
La user experience sarà fondamentale (così come l'automazione)
Hanno provato a dircelo in tutti i modi quelli di Google: è importante creare contenuti di qualità per gli utenti e offrire loro un'eccellente esperienza di navigazione.
Dalle parole sono ora passati ai fatti. Con il 2021, infatti, i Core Web Vitals sono entrati ufficialmente nell'elenco di fattori che influenzano il posizionamento sui motori di ricerca. Quind, puoi anche crere gli articoli più belli del web, ma se il tuo sito è lento e funziona male non riuscirai ad approdare nella tanto agognata top10.
Cosa si intende per Core Web Vitals? Si tratta di un insieme di metriche volte a valutare le performance di un sito. Le tre più importanti da monitorare nel futuro saranno:
- Largest Contentful Paint (LCP): quanto tempo ci vuole per caricare il contenuto principale della pagina?
- First Input Delay (FID): quanto tempo impiega una pagina per diventare interattiva?
- Cumlative Layout Shift (CLS): quanto è stabile una pagina a livello visivo? Ci sono degli spostamenti improvvisi dei vari moduli in fase di caricamento?
Sarà importante migliorare l'esperienza di navigazione degli utenti non solo da desktop, ma anche da mobile, sempre più protagonista delle nostre giornate in rete.
Un altro trend innegabile per il 2022 e oltre è la continua e crescente ascesa dell'automation marketing: dai software per l'email marketing sempre più smart, in grado di differenziare messaggi e pagine in base al pubblico, passando per i chatbot ormai integrati su quasi tutti i siti web, il digital marketing è e sarà sempre più basato sull'AI.
Sempre più mobile first (o mobile only)
Cresce sempre di più il numero di persone che non possiede neppure un PC, ma che accede a internet esclusivamente da smartphone e tablet.
Cresce quindi anche l'attenzione per tutto ciò che è mobile first. In primis sui motori di ricerca.
Nel 2019, Google ha lanciato la rivoluzione BERT (Bidirectional Encoder Representations from Transformers) dando a tutti i content marketer un messaggio molto forte: ragazzi, Big G sta imparando a leggere, ragionare per parole chiave sarà presto una pratica obsoleta.
Accanto a BERT - poi evoluto in DeepRank nel 2020 - stiamo assistendo alla crescita della voice search. Pensa che, secondo una ricerca condotta da Microsoft, più di un quarto della popolazione globale utilizza la ricerca vocale sui propri dispositivi mobili!
Anche sui social la rivoluzione è in atto, e sempre di più i contenuti vanno ripensati in ottica...verticale!
Pare anzi che il trend del futuro possa addirittura essere il 'mobile only': interi business che si spostano su un'ottica di visualizzazione interamente incentrata sullo smartphone.
L'influencer marketing è... micro
Quante persone è in grado di influenzare Chiara Ferragni? Tante. Quante aziende si possono permettere una collaborazione con lei? Molto poche.
Ma influencer marketing non è solo puntare alla celebrità, anzi. Il 2022 sarà infatti l'anno del micro influencer marketing!
Le aziende scelgono di puntare a personalità con meno follower perché sono più semplici da raggiungere, spesso hanno tariffe di promozione ridotte ma sono molto efficaci perché vengono viste dal loro pubblico come un amico, un qualcuno di cui si possono fidare. Una scelta supportata dalle statistiche, ovviamente!
Digital marketing: conclusione
Eccoci alla fine di questa lunga carrellata sul marketing digitale. Come avrai capito non è facile rinchiudere tutto ciò che si può fare sul web in un articolo, ma ci abbiamo provato.
Ricapitolando quindi:
Quali sono le fasi principali del funnel del digital marketing?
- Attrai;
- Converti;
- Chiudi;
- Delizia.
E quali sono i canali principali del digital marketing?
- Pubblicità Pay-Per-Click (PPC);
- Email marketing;
- Social media marketing;
- Influencer marketing;
- Ottimizzazione SEO;
- Content marketing.
Il digital marketing comporta molte strategie e tattiche diverse che si intrecciano tra loro.
In sintesi:
- Comprendi che il potere del digital marketing sta nella capacità di mirare, tracciare e misurare i tuoi sforzi;
- Assicurati di considerare ogni fase del funnel del digital marketing, per convertire le persone da potenziali clienti a promotori;
- Prova a utilizzare diverse tecniche di marketing digitale.
C’è davvero molto da prendere in considerazione.
Quindi, è meglio concentrare le tue risorse sulla padronanza di uno dei 6 aspetti del digital marketing, tanto per cominciare. Fai un passo alla volta e sfrutta il web marketing per dare vita al tuo business.
Hai domande sul digital marketing? Pensi di aver individuato digital marketing trend per il 2021? Faccelo sapere nei commenti qui sotto!