Se sei nuovo nel magico mondo della Search Engine Optimization, sicuramente ti starai chiedendo quale sia il migliore SEO tool da utilizzare per riuscire a indicizzare i tuoi contenuti.
L’ottimizzazione per i motori di ricerca è una delle attività base non solo del marketing digitale ma dell’intera creazione di un business online. Se il tuo obiettivo è che i tuoi clienti ti trovino quando cercano su Google qualcosa di relativo alla tua azienda o al tuo eCommerce, allora avrai bisogno di fare un ottimo lavoro in termini di SEO e di Content Marketing. La concorrenza è agguerrita, là fuori!
La buona notizia è che fare SEO non è difficile: le regole della Search Engine Optimization sono tante ma sono anche intuitive e facilmente reperibili online. Ne abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo sull’ottimizzazione SEO per eCommerce.
La cattiva, invece? Farlo con successo è un’attività complessa, molto time consuming e che richiede una buona dose di inventiva e di capacità di analizzare i dati.
Per questo esistono innumerevoli SEO tools online che si possono (anzi, si devono) utilizzare per semplificarci la vita e per fare un lavoro più accurato. Ce ne sono talmente tanti, però, che scegliere lo strumento adatto alle nostre esigenze può essere la cosa più complicata di tutte!
In questo articolo vogliamo proprio cercare di fare chiarezza nel panorama degli strumenti per fare SEO: è impossibile (e forse inutile) fare un elenco onnicomprensivo di quelli disponibili, quindi vogliamo cercare piuttosto di fare ordine e di proporre alcuni tool utili a seconda dell’utilizzo che ci si propone di farne e del budget a disposizione.
A cosa servono i SEO tools?
Come abbiamo già detto, ci sono centinaia se non migliaia di strumenti per fare SEO online. Ma come mai ce ne sono così tanti? Sono tutti uguali?
Ovviamente no, anzi: il motivo per cui si è creata questa giungla è che la SEO è un’attività complessa che comprende diverse attività.
- C’è la ricerca SEO, ovvero la ricerca delle parole chiave per cui indicizzare un contenuto.
- Poi c’è la SEO on-site, che comprende tutte le attività volte a farsi trovare dai motori di ricerca che si possono fare all’interno del sito. Questa a sua volta comprende sia elementi da inserire nella creazione dei contenuti, sia codice da incorporare nella struttura stessa delle pagine (dati strutturati, schema, meta tag, etc).
- Infine c’è la SEO off-site, che include tutti quegli elementi esterni da monitorare, come i link provenienti da altri siti, le attività social, etc.
Ognuna di queste macro-aree si compone di svariati passaggi e comprende tanti elementi diversi. Per ciascuno esiste uno strumento per la Search Engine Optimization particolarmente adatto. Ovviamente, con prezzi anche molto differenti!
Cominci a capire adesso perché è così complesso?
Non preoccuparti però, vogliamo aiutarti a individuare quali sono i SEO tools che fanno al caso tuo dividendoli proprio in base al loro scopo (con un occhio di attenzione per il prezzo).
Cominciamo quindi dalla base, la prima attività da fare quando ci si approccia alla SEO: la ricerca delle parole chiave.
Strumenti ricerca parole chiave
La ricerca delle parole chiave, o keyword, è una delle attività più interessanti e delicate da fare perché dal suo successo dipende il successo dell’intero sito web.
Lo scopo di questa analisi è quello di trovare le parole chiave giuste, ovvero le keyword che:
- abbiano un volume di ricerche mensili abbastanza alto da generare traffico
- non ci sia eccessiva concorrenza di contenuti posizionati per la stessa keyword nella SERP di Google
- siano correlate con i prodotti o i servizi che proponi
- siano abbastanza specifiche da portare traffico qualificato
- etc etc
Insomma, le keyword giuste non si possono certo inventare, ma vanno ricercate, studiate, analizzate utilizzando appunti dei Tool per la SEO.
I primi da considerare (anche perché sono i migliori tool SEO gratuiti) sono gli strumenti per la ricerca keyword di Google stesso.
Gli strumenti SEO gratuiti di Google per la ricerca delle parole chiave
Se ci pensi un attimo, visto che come vedi nel grafico sopra Google è di gran lunga il maggior motore di ricerca al mondo, è logico che le prime analisi da fare in fatto di SEO siano fatte sulla base dei suoi strumenti.
Sono sicuramente accurati (la fonte dei dati è la stessa) e sono disponibili gratuitamente. il problema è che bisogna fare tanti passaggi diversi per ottenere un’analisi completa e spesso non sono di facile utilizzo, rendendo il tutto particolarmente time consuming (motivo per cui sono tanti tanti altri ben più costosi SEO tools).
La base da cui partire è Google Keyword Planner.
Per accedere a questa funzionalità (che serve principalmente per la SEM, ovvero per l’acquisto di spazi pubblicitari) bisogna avere un account Google Ads, e una volta registrati è possibile accedere a tantissime informazioni fornite direttamente da Google.
A partire da una parola chiave si possono vedere i trend delle ricerche (strumento recentemente incorporato anche qui da Google Trends), il volume, una stima della concorrenza e dei costi di acquisto di Ads. Inoltre, nella parte alta, Google stesso suggerisce i “termini correlati”, ovvero altre parole chiave che può aver senso inserire insieme alla keyword principale.
Per avere altre idee per le parole chiave e farsi un’idea della concorrenza e di come vengano affrontati gli argomenti dai competitor, basta fare una ricerca sul motore di ricerca di Google (utilizzando la Modalità Incognito perché i risultati non siano falsati dal nostro storico): con il completamento automatico otterremo tante altre idee alternative a cui puntare, e per ciascuna potremo aprire i primi risultati ottenuti per verificarne i contenuti, etc.
Facile, no? Tuttavia, come dicevamo, è estremamente time consuming.
Per questo si possono utilizzare altri utili SEO tools che vanno a completare e integrare le informazioni fornite da Google.
Answer The Public
Uno dei miei preferiti è AnswerThePublic.
AnswerThePublic è uno strumento gratuito (almeno nelle sue funzioni base) che non fa altro che prendere tutto ciò che viene cercato su Google in relazione a una certa keyword, ma anche su forum e social media, e riproporlo sotto forma di “dati aggregati” in base a diversi fattori, quali:
- domande (come, quando, perché, etc)
- preposizioni (con, su, per, etc)
- comparazioni (vs, contro, o, etc)
- e in ordine alfabetico
Questo strumento rappresenta quindi una miniera d’oro di idee per articoli, approfondimenti, contenuti, etc. Davvero uno dei primi punti di partenza per ogni ricerca SEO che si rispetti.
Uno strumento simile, che si limita a fornire le ricerche fatte dagli utenti sotto forma di domande, è PeopleAlsoAsk.
Il problema è che nessuno dei due fornisce informazioni quantitative come il numero di ricerche mensili, la difficoltà di ranking, etc. Per ottenerle, dobbiamo integrarlo con altri strumenti SEO, gratuiti o a pagamento.
Ubersuggest
Uno dei migliori è Ubersuggest.
Anche questo è uno strumento parzialmente gratuito che offre un’ampia gamma di consigli SEO, e in particolare uno dei migliori a mio parere quando si tratta di rapporto qualità prezzo (nella versione gratuita offre già tantissimo valore, e le opzioni Premium sono decisamente accessibili – da 29 euro al mese o 290€ in un unico pagamento a vita).
Anche perché è uno dei pochi software per analisi SEO gratuiti che non si limita a supportare nella ricerca delle keyword, ma fornisce anche una basilare analisi SEO on e off site: basta accedere con l’account Google del sito e il gioco è fatto.
Inoltre, tra le feature gratuite c’è anche una chicca: la possibilità di scaricare l’estensione Ubersuggest per il Browser che rende interattive dal punto di vista SEO le normali ricerche su Google. Una funzione utilissima che ci permette di avere, semplicemente scrivendo nella barra di ricerca, una piccola Keyword analysis di ciò che stiamo digitando.
Per quanto riguarda la sola ricerca keyword, Ubersuggest propone informazioni più approfondite come il numero di persone che effettivamente clicca sui risultati SEO, l’età degli utenti, una vasta gamma di parole chiave (correlate, suggerite, domande, etc) e, soprattutto, una lista di “idee di contenuti”. Queste non sono altro che i primi risultati della SERP, visualizzati senza che sia necessario fare un’ulteriore ricerca, con informazioni sulle visite stimate, sui backlink, etc.
Queste caratteristiche si trovano solitamente solo nei SEO Tools a pagamento, quindi è davvero uno strumento di cui fare tesoro!
KWFinder
Un altro sistema molto interessante per trovare parole chiave meno banali e con minor concorrenza è KWFinder.
Offre alcune funzioni davvero uniche e utili come il parametro del Link Profile Strength (ovvero di quanti backlink avresti bisogno perché un contenuto con quella keyword arrivi in prima pagina).
Questo strumento è a pagamento a partire da 29 euro al mese.
Quanto è intelligente Google?
Come abbiamo detto, la ricerca delle keyword è solo l’inizio di una strategia SEO di successo.
Certo, per raggiungere le prime posizioni della SERP di Google avrai bisogno di scegliere le parole chiave giuste, ma non andrai lontano senza tutti gli altri elementi che compongono la SEO. E sono tanti, come si può vedere dalla “Tavola periodica degli elementi SEO” qui sotto.
Google è sempre più intelligente e fa sempre meno affidamento sulla SEO in senso tradizionale per valutare la bontà di un contenuto e quanto meriti di arrivare in alto nella SERP.
L’uso delle parole chiave giuste è un elemento importante, ma non sufficiente per avere successo. Google è ormai in grado di comprendere sempre di più il linguaggio naturale e di stabilire se un contenuto risponde effettivamente alle domande degli utenti oppure se è pieno di keywords ma vuoto di valore.
Ma come fa? Utilizza un sistema sempre più ampio e sofisticato di informazioni, che sono appunto gli elementi compresi nella tavola periodica.
- Non valuta solo il testo ma anche le immagini e gli altri elementi multimediali
- Premia i siti veloci e che si caricano rapidamente
- Utilizza valori del codice come gli schemi per comprendere meglio le varie componenti del contenuto
- Valuta la User Experience e il design
- Assegna un valore in termini di reputazione in base all’anzianità del sito, ai link in entrata, etc
- E moltissimi altri fattori
È evidente che fare SEO significa quindi sempre di più avere una visione integrata di tutto il sito in termini di ciò che Google apprezza.
Ma per monitorare tutti questi elementi (link, struttura, velocità, mobile-friendliness, etc) non bastano certo gli strumenti che abbiamo visto fino ad ora: serve l’artiglieria pesante, anche detti Advanced SEO Tools.
I SEO Tools completi per fare SEO on-site e off-site
Gli strumenti per l’analisi del sito di Google
Anche qui Google ci viene in aiuto con alcuni strumenti gratuiti, ovvero quelli utilizzati per il monitoraggio dei siti web: Google Analytics e Google Search Console.
Questi due strumenti, specialmente quando sono utilizzati insieme, permettono di analizzare le prestazioni di un sito agli occhi di Google in maniera assolutamente completa.
Come per la ricerca keyword, però, i problemi dei SEO tool di Google sono due:
- sono complessi da utilizzare al meglio,
- per ottenere dati completi servono vari passaggi e diversi strumenti.
Google ci sta lavorando e presto verrà rilasciato un aggiornamento, Search Console Insights, che fornirà appunto una visualizzazione aggregata dei dati dei due siti.
Per ora, di nuovo, ci vengono in aiuto gli strumenti SEO completi, ovvero quei programmi che oltre a fornirci la possibilità di ricercare le parole chiave, analizzano anche il nostro sito e le varie pagine di cui è composto per verificare che tutto sia in regola per gli standard di Google.
Questi SEO Tools ovviamente sono quasi sempre a pagamento, ma alcuni di essi forniscono una versione Free con funzioni limitate per provare oppure per chi utilizza saltuariamente questi strumenti.
Ecco i più noti.
Yoast: il SEO tester per WordPress
Yoast è un po’ sinonimo di SEO ormai, e lo è per un buon motivo: il suo plugin è davvero un must-have per chiunque voglia fare SEO on-page su WordPress (il plugin è disponibile solo su questa piattaforma). Basta installarlo e, già nella sua versione gratuita, permette di avere una visione d’insieme di quelle che sono le attività SEO da fare su una pagina per ottimizzarla.
Il suo marchio di fabbrica è il “semaforo”: con questa icona ogni creatore di contenuti può capire velocemente se l’ottimizzazione che ha fatto è sufficiente, buona o ottima.
Nella versione Free, YOAST permette di inserire una keyword per articolo e di valutare quante volte è stata ripetuta, quanti link esterni ed interni ci sono, etc, nonché di modificare facilmente e senza accedere al codice parametri come la Descrizione META, il titolo SEO, etc.
Nella versione Premium (89€ l’anno) poi è possibile anche ottimizzare per keyword multiple (sinonimi, correlate, etc) e avere accesso a funzionalità avanzate come il redirect automatico dei link rotti (i temuti “errori 404”), ricevere suggerimenti per i link interni, e molto altro.
SEMRush: il SEO Tool completo Freemium
SEMRush è uno dei top player in ambito SEO: questo strumento permette di monitorare tutto, dalle posizioni nella SERP ai link in entrata, passando per la velocità del sito e i link rotti.
Il sistema, già nella sua funzione Free, ti guida nella creazione di un “progetto” e analizza il tuo sito web in ogni sua sfaccettatura. Tra le attività che SEMRush permette di svolgere:
- analisi del dominio: traffico, backlink, autorità del sito, etc
- analisi delle keyword: tutte le principali funzioni viste sopra
- analisi del traffico: pubblico, pagine migliori, etc
- analisi della concorrenza: per quali keyword sono posizionati, etc
- e molto altro
È chiaro che è molto più di uno strumento per la SEO, è un ecosistema di monitoraggio e analisi di siti web davvero completo.
Un po’ complesso da usare, ma sicuramente utilissimo anche per il fatto che la versione gratuita di SEMRush permette di accedere a tutte le funzioni del sito per un numero limitato di ricerche quotidiane.
Se lo si supera, SEMRush offre diversi piani a pagamento a partire da 99€ al mese.
Ahrefs: uno strumento per la SEO specializzato nei backlink
Ahrefs è un altro strumento completo per l’analisi SEO che fa molto di più che aiutare nella ricerca delle keyword: il suo evoluto sistema di monitoraggio traccia non solo il tuo sito per assicurarti il miglior risultato in termini di ranking, ma anche quello dei competitor.
Identifica infatti i loro backlink e ti permette di utilizzarli come punto di partenza per la tua strategia SEO, ad esempio aiutandoti a capire quali sono i contenuti che ricevono maggiori link all’interno della tua nicchia.
In questo caso purtroppo non c’è una versione Free, e i piani a pagamento sono simili a quelli di SEMRush (anche qui il piano base costa 99€ al mese).
In compenso offrono gratuitamente uno strumento SEO molto utile, cioè la Ahrefs Toolbar: simile all’estensione offerta da Ubersuggest ma con il valore aggiunto dei dati forniti da un gigante come Ahrefs!
Conclusione: come scegliere il Tool migliore per la SEO?
Come avrai capito, non esiste “il migliore SEO Tool” valido per tutti. Dovrai provare e mano a mano capire quale fa al caso tuo.
Se sei un creatore di contenuti puoi anche accontentarti degli strumenti per la ricerca keyword, magari addirittura nelle versioni gratuite; se però hai un business online o un eCommerce dovrai quasi sicuramente optare per una scelta più completa, che ti aiuti non solo a scegliere le keyword migliori su cui posizionarti, ma anche a tenere sotto controllo la velocità del sito, i problemi che possono emergere, la concorrenza, i backlink, etc etc.
Quindi ti consiglio di provarli tutti (è quasi sempre possibile fare una prova gratuita di una settimana con tutte le funzioni sbloccate) e valutare quale faccia meglio al caso tuo!
Quale proverai per primo, quindi? Oppure ne utilizzi già uno che non è compreso in questo elenco e vorresti segnalarcelo? Raccontacelo nei commenti!