One Product Store: Scott Hilse e il successo con un solo prodotto

ARTICOLO di

Scott Hilse è un giovane imprenditore che ha raggiunto il successo grazie al suo One Product Store, che ha creato basandosi sul principio “K.I.S.S.”.

“K.I.S.S.” è un acronimo utilizzato nel mondo del design che sta per “Keep It Simple, Stupid”, ovvero “rimani sul semplice, stupido”.

Negli ultimi due anni, Scott ha creato un business a sei cifre ed è riuscito a cambiare la sua vita e a raggiungere il suo obiettivo, quello di essere il capo di se stesso.

E ha fatto tutto questo vendendo un solo prodotto.

One Product Store: partire dal fondo

Scott ha 22 anni ed è un ragazzo vivace, pieno di energia e di fiducia in se stesso. Mentre parla salta velocemente da un argomento all’altro, da un’idea all’altra, racconta dei suoi amici, delle sue esperienze, e parla apertamente dei suoi momenti di difficoltà. È facile capire che ha grandi ambizioni per quanto riguarda il suo futuro, e sembra un ragazzo che sa cosa fare per realizzare i suoi sogni. Ma, nonostante tutto, sembra essere sorpreso dal proprio successo, come se stesse ancora elaborando come sia arrivato a questo punto.

In realtà il percorso verso il successo di Scott non è stato semplice, come non lo è per la maggior parte degli imprenditori. E se non fosse stato per quel chiodo fisso che gli diceva di andare avanti e di continuare a provarci, la sua vita sarebbe potuta essere completamente diversa e magari non avrebbe mai lanciato il suo one product store.

Facciamo un salto nel passato, fino a poco più di un anno fa: Scott vive nella sua città natale, St. Louis, in America, e lavora come cameriere in un ristorante. Guadagna a malapena 1000 dollari al mese e il suo lavoro lo rende estremamente infelice.

“Ero sul gradino più basso della piramide del ristorante, e fondamentalmente ho un problema: odio quando la gente mi dice cosa devo fare”, dice. “Questo mi ha dato la spinta che mi serviva per abbandonare quella vita e quel lavoro e lanciare un mio progetto”.

Spesso si è trovato a sognare un futuro in cui si sarebbe liberato dei limiti imposti da una vita lavorativa al servizio di qualcun altro. “Lavoravo ancora in quel ristorante, e ogni volta che ero in viaggio con la mia ragazza fantasticavo su quanto sarebbe stato pazzesco se avessi potuto guadagnare grazie al mio telefono, proprio in quel momento, anche in viaggio”.

Ora ha un termine per definire le sue fantasie di allora: “Automazione del reddito indipendentemente dalla posizione”. Raggiungere questa automazione del reddito gli permetterebbe di guadagnare in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo e con la quantità di lavoro automatizzato maggiore possibile.

Questa sete di indipendenza ha portato al suo primo incontro con il social media marketing, e si è iscritto a un corso online che gli avrebbe insegnato come avviare la propria agenzia.

Ma verso la fine del corso, di fronte alla prospettiva di iniziare a implementare le strategie di social media che aveva studiato per i business dei suoi futuri clienti, Scott si è sentito a disagio.

“Ho ricevuto un’offerta di lavoro da una concessionaria di auto di lusso. Avrei dovuto gestire i loro social media, ma quell’offerta mi fece sentire malissimo”, dice. “E ho iniziato a chiedermi: “Perché mi sento così?”

“Ho avuto la sensazione che un lavoro nel campo del social media marketing non faceva per me, non mi sarebbe piaciuto”, dice.
Inoltre, nonostante il fatto che avrebbe gestito i propri clienti, sapeva che il suo successo sarebbe stato comunque legato a quello dei clienti e a come avrebbe potuto soddisfare le loro richieste. “Questo era un altro problema, anche in questo caso ci sarebbe stato qualcuno che mi avrebbe detto cosa fare”.

“Mi ci è voluto molto tempo per capire che l’ecommerce era il lavoro dei miei sogni, e ho iniziato a inseguire questo sogno.”

one product store scott hilseIniziare a fare le cose in modo diverso

Seguendo il suo sogno, Scott ha deciso di iscriversi a un corso di ecommerce, dove avrebbe imparato passo dopo passo come avviare un negozio su Shopify utilizzando il modello di business del dropshipping.

Il dropshipping, che permette agli imprenditori di avere un negozio online senza la preoccupazione di dover gestire un magazzino, sembrava il primo passo perfetto verso il mondo dell’ecommerce.

Durante il corso di dropshipping, Scott ha avuto accesso a un gruppo Facebook dove gli altri partecipanti al corso potevano entrare in contatto e condividere le proprie idee.

Si è subito reso conto che c’era una fregatura, un problema enorme.

Nel gruppo c’erano altri 25.000 imprenditori.

Ognuno stava seguendo lo stesso consiglio.

Lo stesso approccio.

La stessa tattica.

Questo voleva dire che 25.000 persone si stavano preparando a diventare i suoi principali competitor.

“E questo è solo uno dei gruppi esistenti”, dice. “Suppongo che ci siano almeno altre 200.000-500.000 persone che seguono esattamente gli stessi consigli e che gestiscono lo stesso tipo di store”.

A questo punto, Scott sapeva che avrebbe dovuto cercare qualcosa di diverso. “Ho pensato di seguire alcune delle nozioni che avevo appreso, ma dovevo trovare un modo per differenziarmi dalle altre 25.000 persone”.

I libri che l’hanno spinto verso il One Product Store

Le persone di successo nella vita sono anche quelle che leggono di più, fino a un libro a settimana. Riconoscono il potere dei libri di ampliare le proprie conoscenze e i propri orizzonti in modi spesso imprevedibili.

I libri che hanno portato Scott al cambiamento sono stati tre:

  • Insanely Simple di Ken Segall
  • The One Thing di Gary Keller
  • Made in America del fondatore di Walmart, Sam Walton

Secondo Scott, questi libri lo hanno aiutato a cambiare il suo approccio verso l’ecommerce, aprendo la via al suo incredibile successo.

Sia Insanely Simple che Just One Thing sottolineano l’importanza di eliminare il superfluo e di concentrarsi sul rendere le cose più semplici. Se ci si concentra su una sola cosa, dicono, la si può fare davvero bene.

Questo messaggio ha avuto un forte impatto su Scott, che non era d’accordo con l’insegnamento del suo corso di dropshipping secondo il quale un negozio pieno di articoli diversi per un pubblico più ampio è l’approccio migliore per chi si affaccia per la prima volta al mondo dell’ecommerce.

“Il classico general store non mi è mai sembrato semplice. Sembrava contenere un mucchio di prodotti buttati dentro quasi a caso. Questo comportava che le persone entrassero nello store, ma dopo qualche clic e troppi prodotti diversi perdevano interesse e abbandonavano il sito“.

Scott ha anche tratto ispirazione da Sam Walton, il fondatore di Walmart. “Ho letto il libro di Sam Walton su come strutturare i prezzi, su come ha impostato i prezzi dei suoi prodotti analizzando la concorrenza“.

Seguendo i consigli di questi libri, Scott ha deciso che il passo successivo era quello di eliminare il superfluo e concentrarsi sul fare le cose in modo semplice: da qui l’idea di aprire un one product store.

“Ho combinato queste due ideologie e ho creato un negozio online su Shopify con un solo prodotto”, dice. Ha deciso di vendere un solo prodotto e ha creato su Shopify il suo one product store. Per quanto riguarda i prezzi ha analizzato i prezzi dei suoi competitor e ha offerto, per lo stesso tipo di prodotto, prezzi più bassi.

Il viaggio verso il One Product Store

Se hai intenzione di gestire un ecommerce e vendere un solo prodotto, devi assicurarti che il prodotto che sceglierai sia estremamente valido.

Ma come si fa a scegliere il prodotto perfetto?

Scott ha seguito alcune regole fondamentali per il suo store.

“Non venderei mai e poi mai un prodotto che potrei trovare da Walmart o in un negozio qualsiasi. Il mio target di riferimento sono le persone che fanno acquisti d’impulso”.

E regola numero 2: “Trova un prodotto che la maggior parte delle persone non ha mai visto prima e realizza un video d’effetto“. Soprattutto all’inizio, non puoi avere un prodotto noioso. Devi trovarne uno divertente e accattivante”.

Per restringere il campo, ha pensato prima di tutto alle potenzialità del mercato. Cos’è che hanno in molti? Quale prodotto è usato tutti i giorni?

Grazie a queste domande, Scott ha immediatamente individuato una nicchia di mercato. Il prodotto che milioni di persone hanno in tasca e in mano ogni giorno. L’iPhone.

“Ho scelto una nicchia enorme. Voglio dire, quante persone hanno un iPhone? Milioni.”, dice.

(In realtà, sono circa 90 milioni solo negli Stati Uniti).

Rifacendosi al principio K.I.S.S., Scott voleva che il suo prodotto fosse semplice e difficilmente soggetto a guasti, oltre ad avere un costo non elevato.

Ha escluso gli accessori elettronici come cuffie e caricabatterie e si è concentrato sulle cover per iPhone.

Nella ricerca del tipo di cover perfetto per il suo store, Scott cercava qualcosa di utile, non di stravagante. “Ho visto anche una custodia per iPhone con una finta crocchetta di pollo sul retro. Non avrei certo venduto una cosa così!”, dice ridendo.

Dopo aver trovato la sua cover perfetta, ha fatto qualche ricerca e ha scoperto che altri due grandi marchi vendevano un prodotto simile. Ma la sua preoccupazione iniziale è svanita quando ha scoperto che non questi brand avevano abbandonato il marketing dei loro prodotti da quasi un anno. Inoltre, analizzando i commenti trovati su Facebook, ha capito che le persone amavano davvero quel prodotto.

Era l’occasione perfetta per presentare una nuova offerta.

Grazie a Oberlo, ha subito trovato un fornitore e ha aggiunto il prodotto al suo negozio impostando un prezzo più basso rispetto a quello offerto dalla concorrenza.

“Gli altri vendevano lo stesso prodotto a 20 dollari, ed è stato allora che è arrivato il libro di Sam Walton. Lo vendevano a 20 dollari, ma il costo del fornitore era di 2-3 dollari. Quindi ho deciso di applicare quello che avevo imparato da Sam Walton e di venderlo a 10 dollari con una spedizione di 2,95 dollari. Questo mi assicurava un profitto di 10 dollari per ogni prodotto”.

In seguito, Scott iniziato a progettare la landing page del suo one product store. Ha scelto il tema gratuito Shopify Jumpstart, progettato per le aziende con un inventario ridotto, quindi perfetto per un one product store. Ha semplificato ulteriormente il sito, eliminando il superfluo e riducendo il suo one product store a un’unica landing page. I suoi clienti non dovevano essere distratti da nulla, dovevano solo scorrere verso il basso e cliccare su “Aggiungi al carrello”.

Era pronto a partire.

Ha pubblicato il suo sito e ha iniziato subito a pubblicare delle inserzioni su Facebook.

La prima strategia di Scott è stata quella di promuovere su Facebook un video divertente che presentava il prodotto. L’obiettivo del suo annuncio era quello di generare interazioni con il post, e ha iniziato a ricevere un’enorme quantità di like, commenti e condivisioni.

Le persone guardavano il video, si interessavano al prodotto e cliccavano sul suo sito web, che era progettato per indirizzarle verso l’acquisto.

Dopo poco tempo, Scott ha portato a casa la sua prima vendita grazie al suo one product store!

Subito dopo sono arrivate le vendite numero due, tre e quattro.

Scott era entusiasta. Questa cosa funzionava davvero! Ha aumentato il budget dei suoi annunci, sperando in questo modo di aumentare anche le vendite.

Ma la strategia pubblicitaria di Scott era ottimizzata per ottenere “mi piace” e commenti su Facebook, non per incrementare vendite. Ecco perché, nonostante la spesa maggiore, le vendite hanno iniziato a rallentare.

“Ho iniziato a perdere soldi, non ci ho visto più e ho bloccato tutto”.

Scott ha interrotto le sue pubblicità e non ha effettuato altre vendite.

Le sue quattro vendite sono state fantastiche, ma non sapeva più come muoversi.

Inoltre in quel momento Scott aveva altro per la testa, visto che stava per fare le valigie e trasferirsi dall’altra parte del paese.

Ha chiuso il suo sito web e ha messo in pausa tutte le sue idee.

Per il momento.

scott hilse one product store

Il trasferimento a Los Angeles (e il periodo Uber)

Fin da quando aveva 10 anni, il sogno di Scott era sempre stato quello di vivere a Los Angeles. Si è innamorato di Los Angeles dopo aver visto il film Lords of Dogtown ed essersi fatto conquistare dalla cultura rilassata della città. Da quel momento, e per gli 11 anni successivi, la sua mente era determinata a realizzare quel sogno.

Così, nell’estate del 2017, ha lasciato la sua casa a St. Louis e si è diretto a ovest. Arrivato a Los Angeles, la vita della città l’ha assorbito del tutto.

Viveva in una stanza in un appartamento condiviso, pagando più di 1.300 dollari al mese di affitto. Per mantenersi, ha iniziato a lavorare come autista di Uber. Amava l’idea di essere il capo di se stesso, di avere la libertà di stabilire i propri orari. Ma in realtà, dice, “non sapevo cosa stavo facendo, stavo provando un sacco di cose diverse senza riflettere”.

Non passò molto tempo, e Scott si rese conto di non essere felice. “Tre mesi dopo essermi trasferito a Los Angeles, ero alla guida della mia auto e mi sono reso conto che non era quello che desideravo”.

Per tutto il tempo, in fondo alla sua mente imprenditoriale c’era il pensiero di riuscire ad arrivare al suo sogno dell’automazione del reddito indipendentemente dal luogo in cui si trovava. Questa cosa di Uber non lo stava avvicinando affatto a realizzare quel sogno, anzi. Per quanto fosse libero di stabilire i propri ritmi, il suo guadagno era comunque strettamente legato alle sue ore lavorative.

Ed è stato allora che gli è tornato in mente lo store di cover per iPhone che aveva avviato a St Louis. Aveva forse tra le mani qualcosa di interessante?

“Ho iniziato a pensare che avrei dovuto rilanciare quel vecchio sito web e provare a vedere cosa sarebbe successo”, dice.

Il momento del rilancio!

Questa volta, Scott voleva essere sicuro di fare le cose nel modo giusto. Ha passato ore a fare ricerche sulle strategie pubblicitarie che avrebbe potuto implementare su Facebook, per capire cosa poteva essere andato storto l’ultima volta.

E il suo vecchio store è tornato online.

Era sicuro che la sua cover per iPhone avesse del potenziale, così ha lanciato il sito per la seconda volta con lo stesso prodotto.

Scott ha ritenuto che la chiave del successo fosse l’ottimizzazione del suo sito web per consentire al Pixel di Facebook di raccogliere il maggior numero possibile di dati. Questo pixel, che è una linea di codice inserita nel sito, può tracciare chi sta visitando il tuo negozio, permettendoti di costruire un profilo delle persone che sono interessate al tuo prodotto. Quindi, utilizzando questo profilo, si è in grado di creare una pubblicità su Facebook estremamente mirata ed efficace. È quindi la chiave per creare inserzioni Facebook di successo.

Durante la prima esperienza con il suo negozio aveva già raccolto alcune informazioni preziose sul suo target di riferimento, ed è stato quindi in grado di utilizzare quei dati per rivolgersi a un pubblico che avrebbe potuto essere interessato al suo prodotto.

Scott stava ancora lavorando per Uber, e tra una corsa e l’altra teneva sotto controllo il suo telefono per monitorare l’attività del sito.

La crescita era lenta, ma il business stava facendo progressi e ricevendo ordini. Ed era soddisfacente creare qualcosa di proprio.

“Ricevere quattro ordini in un giorno era una soddisfazione infinita!”, dice ridendo.

Quando le vendite hanno iniziato ad aumentare, si è preoccupato della longevità del prodotto. Sapeva che c’erano due grandi aziende che vendevano un prodotto simile e che avevano un budget di marketing sufficiente a sbaragliare lui e la sua piccola attività.

Ricorda di aver pensato: “Forse dovrei provare un altro prodotto. 400 dollari di vendite sono probabilmente il massimo che riuscirò ad ottenere”.

Era novembre 2017, ed era tornato a gestire il negozio da qualche mese. Le cose si stavano facendo difficili a Los Angeles. Il posto in cui viveva stava per subire un notevole aumento dell’affitto, e continuava a detestare il suo lavoro con Uber. E così, con l’avvicinarsi delle vacanze natalizie, decise di fare le valigie e tornare a casa.

Gli ci vollero cinque giorni per arrivare a St. Louis. “Mentre guidavo, ricevevo circa 10-15 ordini al giorno, e pensavo che fosse decisamente assurdo”, dice. Quando finalmente è arrivato a casa, ha controllato il suo telefono. Quel giorno aveva guadagnato 189 dollari.

E da lì le cose hanno cominciato a decollare. Un giorno ha speso 440 dollari in pubblicità, e quando si è svegliato la mattina dopo, aveva già ricevuto ordini per 650 dollari. Poche ore dopo, era già a 890 dollari.

“Mi sono detto: “Sarà una bella giornata!”.”

“Così ho preso il mio amico Logan, con cui sono cresciuto, e gli ho detto: “Andiamo nel miglior ristorante, oggi sarà una giornata fantastica!”

“Mentre sono lì a godermi la giornata con il mio amico, prendo in mano il telefono e sono a 1.200 dollari di vendite. Che diventano 1.400. Alla fine di quella giornata ero a 1.648 dollari provenienti solo da una cover per iPhone. Quindi avevo guadagnato un totale di 900 dollari durante una giornata di divertimento. Questo mi ha fatto impazzire”.

Era dicembre. Sette mesi dopo, a luglio, Scott afferma che le sue vendite sono “forti come sempre”. A luglio stava ancora guadagnando tra i 500 e i 1200 dollari al giorno. “È passato quasi un anno e sto ancora vendendo lo stesso prodotto”.

scott hilse single product website revenue

One product store: il segreto per il successo

Il successo di Scott con il suo one product store ha sorpreso anche lui.

“Quando ho raggiunto i 100 ordini ho pensato che difficilmente ne avrei ricevuti di più. Quando ho raggiunto i 1.000, mi sono detto che ormai quello sarebbe stato il limite. Quando ho raggiunto i 5.000, non riuscivo a immaginare che avrei venduto altri prodotti. E ora sono a più di 9.000. Non so quando tutto questo finirà”.

Ma Scott continua a credere nel potere della sua strategia, e che la semplicità sia l’approccio migliore per i nuovi imprenditori.

Come dice Ken Segall in Insanely Simple:

La realtà è che fornire troppe scelte è un modo veloce per portare le persone alla confusione“.

Grazie al suo rapido successo, Scott ha catturato l’attenzione di alcuni uomini d’affari importanti, tra cui Tai Lopez, famosissimo guru e, secondo alcuni, il Tony Robbins dei tempi moderni, ha notato la rapida crescita del business di Scott.

“Tai Lopez mi ha contattato. Ho ricevuto un messaggio su Facebook che mi chiedeva se volevo far parte del suo gruppo di 300 imprenditori di alto livello, gruppo al quale si può accedere solo su invito. Ci ha invitati tutti nella sua casa di Beverly Hills da 30 milioni di dollari, così sono volato là, eravamo in 10 lì con lui e abbiamo trascorso una serata fantastica a una cena che è durata quattro o cinque ore”.

Ora Scott sta usando quello che ha imparato con la sua attività per insegnare agli altri come costruire i propri ecommerce utilizzando il modello del one product Shopify store. È appena tornato a casa da un tour per gli Stati Uniti durante il quale ha incontrato altri imprenditori per promuovere il suo programma “Simplified Dropshipping“. Il suo messaggio è semplice: “Un solo prodotto sta facendo tutto al posto mio”.

La strategia del one product store di Scott

  • Non aver paura di essere diverso. “Non consiglierei il negozio tradizionale di dropshipping. Consiglierei sempre il formato del one product store. Ho costruito tutto il mio negozio in due ore, e ho realizzato tutto il resto in quattro. Da allora non ho più toccato il sito web. In 4-6 ore si può avere tutto pronto”.
  • Comincia in modo semplice, sii paziente. Soprattutto all’inizio, quando si cerca di capire il proprio pubblico, non bisogna complicarsi le cose da soli. “Il mio consiglio è quello di vendere il prodotto più economico possibile nella nicchia di mercato da te scelta. Fai in modo di guadagnare almeno un po’ di soldi. Ma, mentre ricevi gli ordini, gestisci il tuo pixel di Facebook e crea la tua mailing list. Questo aumenterà la tua fiducia in te stesso e darà il via alla tua attività”.
  • Ottimizza il tuo sito per Facebook. L’approccio del one product store consiste nell’insegnare al pixel di Facebook per chi ottimizzare le tue inserzioni. “Se c’è solo un prodotto, gli utenti non possono fare altro che comprarlo o abbandonare il sito, e questo è un bene per il pixel”. E lo è anche per te. In questo modo accompagni i potenziali clienti lungo il funnel di vendita per indirizzarli verso questo unico obiettivo”.
  • Il pubblico “sosia” è prezioso. “Il mio obiettivo principale fin dall’inizio era quello di utilizzare un pubblico “sosia”. L’unico modo per farlo è raggiungere le 100 vendite. Sapevo che una volta ricevuti 100 ordini avrei potuto iniziare a creare un pubblico “sosia”. Quando sono arrivato a quella fase, è cambiato tutto.

 

Traduzione: Ludovica Marino

Ti potrebbero interessare anche: