backlink

Backlink: cosa sono e come usarli per la SEO off site

ARTICOLO di

Il backlink altro non è che un collegamento che altri siti indirizzano al nostro sito. Potrà sembrare strano ma, se sei proprietario di un sito, link e backlink diventano praticamente i tuoi migliori amici sul web, dato che sono di importanza vitale se vuoi scalare la SEO.

D’altronde, su internet ci sono trilioni di pagine, file, contenuti e, soprattutto, link. Tantissimi link. 

Così tanti che è impossibile quantificarli. Quei link costituiscono l’essenza del web, permettono agli utenti di navigare da una pagina all’altra, da un risultato di ricerca a un video, un’immagine, una canzone. 

Ma, se hai un sito web, non è tutto qui: i backlink determinano il livello di successo del tuo sito, e in questo articolo cercherò quindi di spiegarti cosa sono, quali tipi di backlink esistono e come ottenerne di più per il tuo sito web. 

Lo scopo è quello di aiutarti ad attirare link autentici da siti esterni per te utili, ad aumentare il traffico, a scalare la SERP e a migliorare l'immagine e l'autorevolezza del tuo sito.

Che aspetti allora? Continua a leggere! 

Backlink: significato 

Quindi, cosa sono questi backlink? Sono dei collegamenti ipertestuali che indirizzano da una pagina di un sito alla pagina di un altro sito. In parole povere, sono tutti quei collegamenti che si trovano su siti esterni che puntano al tuo sito web. 

Backlink, cosa sono? Un esempio pratico

Un link collega sempre due pagine diverse tra loro, in modo da rimandare da un contenuto all’altro. Quando collega due pagine dello stesso sito, viene definito link interno, se invece collega due siti diversi è un link esterno. 

Questo tipo di link viene inserito da un sito (risorsa) verso un altro sito (destinazione) ad esempio per un approfondimento di uno specifico argomento.

Facciamo un esempio pratico. Mettiamo che tu abbia un sito che si occupa di scienza, molto autorevole nel web. E mettiamo che un sito che si occupa di marketing scriva un articolo sul neuromarketing (tra l’altro, questo che hai appena visto è un link interno). Ora, per renderlo più completo, decide di inserire nel suo testo un link al tuo sito che dia una maggiore ufficialità ai concetti di cui sta parlando.

Quello è un backlink.

L’importanza dei backlink per la SEO

Ma perché dovrebbero interessarti i backlink, e in che modo si differenziano dai collegamenti interni tra due pagine all’interno del tuo stesso sito? 

Perché i backlink sono uno dei fattori più importanti per l’ottimizzazione SEO del tuo sito, in particolare quella off site oppure off page, e per scalare la SERP hai bisogno che Google ti trovi.

A questo punto sorge spontanea la domanda: come fa Google a trovare il mio sito?

Immagina l’algoritmo di Google per la SERP come un investigatore che cerca di capire quali siti siano più affidabili, utili e con i contenuti più rilevanti. 

Oltre ad analizzare il comportamento degli utenti, la rilevanza delle parole chiave utilizzate e altri fattori più o meno influenti, big G guarda con particolare attenzione ai backlink. Ovvero, analizza tutti i siti esterni che hanno deciso di collegare il loro contenuto a quello presente sul tuo sito. 

Se un sito sceglie di aggiungere un link a un tuo contenuto, è come se stesse dicendo a Google “Ehi G, credo che questa fonte sia notevole, interessante e relativa a quello di cui parlo”. Un motivo in più per capire come fare copywriting in modo efficace.

Differenza tra backlink e link interni (SEO off page e on site)

Diciamo che anche i link interni sono molto importanti dal punto di vista SEO, ma si tratta di SEO on site, ovvero di quelle attività che tu puoi fare sulla tua pagina per renderla ottimizzata per i motori di ricerca. 

In particolare i link interni sono molto utili per far sapere a Google quanto sei esperto di un certo argomento e quanto ne hai scritto. 

Risultano però un po’ autoreferenziali, come puoi intuire: te la canti e te la suoni. 

Tutt’altra storia con i backlink, invece.

Qui si entra nei meandri della SEO off site o off page, ma ti basti sapere che si tratta delle strategie SEO che si applicano all’esterno del proprio sito per ottenere, appunto, referenze esterne.

Voci imparziali che dicano a Google quanto siamo bravi in quello che facciamo, insomma.

È un po’ come una recensione. Hai presente quando prima di scegliere un ristorante controlli cosa dice chi ci ha mangiato prima di te, e questo ti influenza molto di più di ciò che il ristorante stesso ha scritto? Ecco, diciamo che tutti i backlink che indirizzano al tuo sito web sono una sorta di voto di fiducia che ti viene assegnato da altri utenti di internet. 

Ovviamente, maggiore sarà il numero di siti che linkano alla tua pagina o sito web (e i post sui social media, e le menzioni nelle conversazioni su forum e chat, etc), maggiore sarà il punteggio che il tuo sito o pagina otterrà da Google. Ed ecco che vedrai il tuo sito scalare la pagina dei risultati di ricerca. 

Viene da sé che, per ottenere backlink, la regola d’oro è che i contenuti che pubblichi sul tuo sito devono effettivamente essere utili e interessanti. 

E se pensi che i backlink siano un aspetto della SEO off site sul quale puoi sorvolare, preparati a cambiare idea! 

Vediamo più nello specifico perché i backlink sono così importanti. 

L’origine dei backlink e del loro ruolo nella SEO

coppia al computer

I link non sono sempre stati considerati fondamentali. Il primo motore di ricerca del web, Wandex, e gli altri motori che seguirono (la maggior parte dei quali non esistono più), non analizzavano affatto i link.

Si limitavano ad analizzare il tuo sito web, pensando fosse il modo più accurato per determinare di cosa trattasse il tuo sito. Nonostante potrebbe sembrare una scelta logica, non ci volle molto perché i marketer iniziassero a capire il funzionamento dei motori di ricerca e, di conseguenza, a trovare modi per manipolarli. 

Con il passare degli anni, i risultati di ricerca diventarono sempre meno accurati. Venivano infatti premiati i manipolatori migliori, non i contenuti più rilevanti. 

Ed ecco che Google ebbe l’idea di utilizzare i link tra i siti come metodo per determinare la rilevanza delle pagine web. 

Da allora l’algoritmo di Google non ha fatto che migliorarsi, e la creazione di backlink è ad oggi una vera e propria arte che è necessario padroneggiare se si desidera raggiungere il podio della SERP. 

Quindi, a cosa servono i backlink? 

Ora che ti è chiaro cosa sono i link in entrata e la loro importanza per la SEO, vediamo in pratica che cosa ci permettono di fare.

1. Backlink e ranking, migliora la tua posizione

Più backlink equivalgono a una maggiore possibilità di raggiungere una posizione più elevata sulla pagina dei risultati di ricerca. Così come i siti che linkano ai tuoi contenuti ti riconoscono un merito, Google premia questo merito rendendo il tuo contenuto più visibile ai propri utenti. 

2. Google utilizza i backlink per trovare nuove pagine

Google è il gigante di riferimento, ma questo vale per tutti i motori di ricerca più usati. Dal momento in cui i motori di ricerca scansionano le pagine popolari molto più spesso di quelle meno conosciute, ricevere backlink da siti più “famosi” del tuo è un riconoscimento che ti permette di far scoprire i tuoi contenuti a Google in modo decisamente più rapido. 

3. Ti garantiscono maggiore affidabilità e credibilità

Se nessun sito esterno linka al tuo sito, probabilmente nessuno trova il tuo sito affidabile e/o credibile. Perlomeno, questo è quello che pensa Google quando scansiona dei siti che non hanno backlink. Al contrario, maggiore sarà il numero di persone che trova i tuoi contenuti rilevanti (e quindi che aggiunge nei propri contenuti link alle tue pagine), maggiore affidabilità e credibilità otterrai. Non solo agli occhi di Google, ma anche agli occhi degli utenti di internet.

4. Aumentano il traffico di referral

A questo punto dovresti aver capito che ricevere backlink è come ricevere apprezzamenti sui tuoi contenuti. I backlink esistono proprio per indicare risorse complementari e utili agli utenti interessati a un determinato argomento. Il traffico che ricevi dai link al tuo sito è il traffico di referral. Di conseguenza, un numero maggiore di backlink equivale anche a un maggior traffico sul tuo sito.

    pianificazione al computer

    Tipi di backlink e caratteristiche

    I link che indirizzano al tuo sito non sono tutti uguali. E non sarebbe possibile comprendere del tutto la strategia SEO off site dei backlink senza prima conoscerne i vari tipi.

    Anche perché bada bene che non tutti i backlink sono creati uguali: alcuni possono essere ininfluenti per il posizionamento SEO del tuo sito, altri addirittura dannosi.

    Mi spiego meglio: da quando Google e gli altri motori di ricerca hanno iniziato a utilizzare i link tra siti come parametro nella valutazione e posizionamento, sono nate ovviamente anche pratiche scorrette volte alla crescita dei link su siti esterni (link building) come l’acquisto o lo SPAM.

    Questo significa che si tentò di acquisire link con qualsiasi mezzo arrivando persino a spammare gli altri siti, commentando nei forum o nei blog e inserendo in quei commenti link alle proprie pagine. Anche Wikipedia non fu risparmiata e diventò un buon sistema per creare backlink.

    Proprio per questo i motori di ricerca, e gli utenti, fanno distinzione tra i vari tipi di backlink esistenti, valutando in modo diverso il loro impatto sulla SEO e l’autorevolezza dei siti.

    Quindi bando alle ciance e vediamo i diversi tipi di backlink che possono linkare al tuo sito a partire dai due tipi principali, i dofollow e i nofollow.  

    Backlink dofollow e nofollow, differenze

    Ogni link, nel suo linguaggio html, contiene una serie di parametri definiti “attribuiti”. Questi elementi presenti nel codice definiscono il tipo di link che andremo ad utilizzare.

    L’attributo “rel”, per esempio, consente di distinguere tra dofollow e nofollow, cioè link che devono o non devono essere “seguiti” dai bot dei motori di ricerca che scansionano il web (tra un attimo approfondiremo questo concetto).

    In realtà i backlink già di default presentano l’attributo “rel=dofollow”, perché sono link standard. Questo significa che non bisogna andare ad intervenire nel codice(invece l’attributo “rel=nofollow” va inserito nel codice html a mano).

    La differenza tra questi due tipi di backlink a livello di codice sta tutta qui, adesso andiamo a vedere perché e quando utilizzare l’uno o l’altro.

    Backlink dofollow

    I link dofollow sono i link che i crawler di Google considerano ai fini dell’indicizzazione, perché trasmettono fiducia al PageRank (l’algoritmo di Google che sì, esiste ancora). 

    Come dicevamo sono backlink di tipo “standard”, non hanno alcun attributo e si presentano semplicemente come un link normale:

    <a href=”https://www.dominioprova.com/”>risorsa utile</a> 

    Backlink nofollow

    I siti web possono utilizzare i backlink nofollow per citare una fonte come risorsa attendibile, informando però Google che non è necessario aumentare il ranking di quella fonte a causa di quel link.

    I link nofollow utilizzano l’attributo rel=“nofollow”, e si presentano così:

    <a href='https://www.dominioprova.com/' rel=”nofollow”>risorsa utile</a>

    Quando si utilizzano i link nofollow?

    Quando inseriamo un link ad un sito esterno dobbiamo essere sicuri che la pagina dove arriverà il nostro utente abbia contenuti di valore. Quindi prima di procedere ad inserire il link conviene chiedersi: 

    • i contenuti dell’altro sito sono pertinenti a quelli trattati nel mio?
    • le informazioni che l’utente troverà nell’altro sito saranno utili per lui? Completano i miei contenuti?
    • si tratta di un sito affidabile?
    • l'esperienza dell’utente sarà soddisfacente, in modo tale da riportarlo sulla mia pagina?

    Se le risposte a queste domande non sono positive bisogna chiedersi se sia il caso o meno di inserire quel link. 

    In alcuni casi è sufficiente desistere o cercare siti più autorevoli. In altri siamo obbligati ad inserire il link perché magari si tratta di un banner pubblicitario o di un’affiliazione. Oppure potrebbe succedere che il sito cui fai riferimento ha dei contenuti di valore ma non ti convince per le pratiche scorrette che segue. 

    Sono questi i casi in cui è possibile utilizzare l’attributo “rel=nofollow”.

    Non dimenticare che se linki ad un sito ti stai esponendo agli occhi di Google, se il sito in questione viene penalizzato da Google per qualche motivo, rischi di essere penalizzato anche tu. 

    Come verificare un backlink nofollow?

    Per verificare se un backlink è dofollow o nofollow è sufficiente fare click con il tasto destro sul link all’interno del CMS e verificare la stringa di codice.

    In alternativa è possibile scaricare delle estensioni per Chrome o Firefox come SEOQuake o Nofollow Simple.

    Fino al 2019, Google ignorava del tutto i backlink nofollow ai fini dell’indicizzazione. Ma l’algoritmo di Google è in continua evoluzione e a partire dal 1 Marzo 2020, come puoi leggere in questo articolo di SEOZoom, Google tratta gli attributi nofollow come suggerimenti. 

    In Google Search Central puoi trovare tutti i valori dell’attributo rel per indicare a Google la tua relazione con la pagine collegata.

    Questo vuol dire che Big G si prende la libertà di scansionare o meno quel backlink, secondo le logiche stabilite dall’algoritmo. 

    Inoltre, per fare un’analisi backlink più approfondita, ha creato categorie più ristrette di backlink, una sorta di sottogruppi. In questo modo può migliorare la sua SERP definendo il valore e la legittimità di ogni link. 

    Eccole di seguito. 

    programmatori

    Backlink sponsorizzati

    Uno dei sottogruppi creati da Google è proprio quello dei backlink sponsorizzati, che determinano se un determinato link è stato aggiunto sotto compenso. 

    ⚠️ ATTENZIONE! Utilizzare backlink sponsorizzati è una chiara violazione delle Linee guida per Webmaster di Google

    Infatti, acquistare o vendere link per “ingannare” PageRank - il che include lo scambio di denaro per link o post che contengono link, lo scambio di beni e servizi per link e l’invio di prodotti “gratuiti” in cambio di link e menzioni - ha un impatto particolarmente negativo sulla posizione nei risultati di ricerca di un sito. 

    Questi backlink devono sempre avere l’attributo rel=”sponsored”, per informare Google dello scambio avvenuto, per indicargli la natura non proprio senza secondi fini del link ed evitare che Google penalizzi il tuo sito. 

    Ecco che aspetto avrà un backlink sponsorizzato:

    <a href='https://www.dominioprova.com/' rel=”sponsored”>risorsa sponsorizzata</a>

    Backlink generati da utenti (UGC) 

    UGC sta per “user generated content”, in italiano “contenuto generato da utenti”.

    Si tratta quindi dei link che provengono dalle azioni degli utenti e non da quelle dei Webmaster. I backlink UGC si trovano quindi: 

    • Nei link all’interno di commenti
    • Nei link contenuti nei post dei forum 
    • In tutti i link che i tuoi utenti possono creare sul tuo sito 
    • Nei link provenienti da condivisioni sui social network

    Un backlink UGC avrà questo aspetto: 

    <a href='https://www.dominioprova.com/' rel=”ugc”>risorsa creata da utente</a>

    Backlink provenienti da fonti attendibili 

    Meraviglia delle meraviglie, i backlink provenienti da fonti attendibili sono il Santo Graal della SEO off site. 

    Ad esempio, se il tuo sito parla di finanza, un conto è ricevere un link dal www.ilsitodituocugino.com, e un altro è riceverne uno da www.ilsole24ore.com. È chiaro che ha molto più senso che Google si fidi del secondo! 

    Dovresti quindi sempre puntare a ottenere backlink da fonti attendibili, e a breve vedremo anche come fare (senza violare le norme di Google).

    Backlink tossici (innaturali) 

    I backlink tossici (o innaturali) provengono da siti di bassa qualità o che violano le direttive di Google. L’obiettivo di questi siti è proprio quello di manipolare la SERP, e Google penalizza duramente tutti questi collegamenti - e i siti che li utilizzano.

    ⚠️ ATTENZIONE! Come per i link ottenuti a pagamento, creare link innaturali è una chiara violazione delle linee guida di Google. Ecco alcuni esempi di link tossici:

    • Pubblicità testuali che ingannano PageRank
    • Native advertising sotto compenso per articoli che aggirano PageRank
    • Link con anchor text sovraottimizzati. Se un sito utilizza molti link esterni i cui anchor text sono keyword di grande valore, Google sente puzza di bruciato.
    • Commenti sui forum con link sotto forma di keyword nel post o nella firma. Ad esempio:
      “Grazie, info super utile!
      - Luca
      La pizza di Luca pizzeria luca pizzeria Roma”

    Backlink editoriali 

    Insieme ai backlink provenienti da fonti attendibili, questo è uno dei backlink preferiti da Google. 

    Si tratta dei link propriamente guadagnati da un sito web, ovvero quei link aggiunti autonomamente da un writer o da un Webmaster, che considera la fonte cui fa riferimento il link autorevole e meritevole di ricevere traffico. 

    Questi link mirano a migliorare l’esperienza generale del lettore, e di conseguenza dell’utente di Google. 

    E quale modo migliore per fare contento Google, se non migliorando l’esperienza dei suoi amati utenti? 

    Ecco un esempio di backlink che il blog di Oberlo ha ricevuto sull'articolo riguardante il marketing natalizio da Swimmelab:

    link articolo oberlo

    Come riconoscere un buon backlink? 

    A questo punto è chiaro che il tuo obiettivo principale deve essere quello di avere non solo ottimi contenuti, ma anche ottimi backlink!  

    L’analisi dei backlink è fondamentale per assicurarti che il tuo sito non venga penalizzato da Google. Vediamo quindi come riconoscere un buon backlink, e di conseguenza come evitare quelli che potrebbero essere dannosi per la nostra immagine. 

    Quali sono le caratteristiche di un buon backlink? 

    • Rilevanza
      I link che indirizzano al tuo sito web devono essere pertinenti. Assicurati quindi che il collegamento dei due siti sia pertinente sia dal punto di vista dell’argomento che della tematica. Ad esempio, se sei un graphic designer e ricevi backlink da un sito di design e da uno di animali, è chiaro che il primo backlink sarà più importante del secondo.
    • Autorevolezza
      La pagina che collega al tuo contenuto dovrebbe essere il più popolare e autorevole possibile. Non solo per quanto riguarda la singola pagina, ma anche il dominio nel complesso. Ricordi l’esempio del sitodimiocugino vs ilsole24ore? Si tratta proprio di quello. 
    • Traffico
      I backlink che provengono da pagine che ricevono un traffico elevato saranno in grado di portare un maggiore traffico di referral al tuo sito. 
    • Posizionamento
      Dove è posizionato il link che indirizza al tuo sito? Se si trova nel footer di pagina, o insieme a decine di altri link, sarà difficile che quel collegamento venga premiato da Google. Al contrario, se si trova nella parte principale della pagina, più visibile rispetto al resto del testo, riuscirà tranquillamente a passare PageRank.
    • Anchor text
      Quando si tratta di determinare il valore trasmesso a una pagina, il testo di ancoraggio è un altro fattore importante - nonostante non sia uno di quelli principali. La parola chiave a cui è collegato il tuo contenuto dovrebbe essere il più attinente possibile alla pagina che riceve il link. 
    • Tipologia di link
      Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, alcune tipologie di backlink sono decisamente più premiate da Google. Al contrario, altri tipi di backlink potrebbero danneggiare notevolmente il tuo ranking. 

    caratteristiche backlink

    Backlink checker, come verificare i backlink

    Ma come vedere i backlink di un sito? Semplice, con i backlink checker. Sono dei sistemi informatici gratuiti che rientrano tra i SEO tools e che ti consentono di verificare i backlink che puntano al tuo sito.

    Primo fra tutti è Google Search Console che ti permette, in qualità di proprietario, di conoscere tutti i dati relativi al traffico sul tuo sito per controllarne il rendimento. 

    È una ricchissima fonte di informazione gratuita che ti permette di conoscere:

    • quali sono le pagine del tuo sito che possiedono più backlink; 
    • quali sono i siti che hanno inserito il numero maggiore di link indirizzati al tuo sito;
    • e il testo più utilizzato per effettuare l’ancoraggio.

    Verificare i backlink di un sito di cui non sei proprietario, ad esempio dei competitor, è una buona strategia SEO. Esistono diversi siti a cui puoi fare riferimento come ahrefs, SEOZoom, SEMRush, oppure Neilpatel.

      Come ottenere più backlink 

      La prima domanda che devi porti è: cosa rende il mio sito meritevole di link? 

      La regola universale è:

      Più utile sarà il tuo contenuto, maggiore sarà la probabilità di ricevere backlink.

      Ma cosa si intende realmente con “utile”? I siti più “utili” sono quelli che offrono contenuti di alta qualità su argomenti sui quali l’editor o il fornitore è un’autorità. Pensa a siti come National Geographic, La Repubblica, o quelli dei vari Ministeri. Certo sono utili, e sono estremamente affidabili perché ufficiali, e in quanto tali hanno decine di migliaia di link che collegano ai loro contenuti. 

      Ma non tutti possiamo avere il sito di National Geographic. Alcuni siti semplicemente non hanno il tipo di contenuto che interessa a centinaia di migliaia di persone. 

      Allora, come creare backlink al proprio sito? 

      Fortunatamente, ci sono diverse strategie di link building lecite ed efficaci che puoi sfruttare per aumentare l’autorevolezza del tuo sito web. Vediamone alcune. 

      Scrivere pillar article

      Sempre facendo riferimento a quanto detto finora sulla qualità dei contenuti prendi in considerazione i cosiddetti pillar article. Articoli completi e dettagliati relativi ad un unico argomento e lunghi diverse migliaia di parole. 

      È una tecnica molto efficace per aumentare il traffico sul tuo sito che verrà considerato dagli utenti e da Google autorevole e completo perché copre tutti gli aspetti dell’argomento di cui ti stai occupando. 

      Scrivere guest post su blog esterni 

      Pubblicare guest post è un’ottima tecnica SEO off site per guadagnare backlink. Non solo, ti permette anche di condividere le tue idee e le tue competenze con altri siti rilevanti appartenenti al tuo settore. 

      Come trovare blog disposti a pubblicare i tuoi articoli? Google alla riscossa! 

      Nella barra di ricerca, ti basta scrivere il settore di cui ti occupi (ad esempio, “viaggi”) seguito da intitle:”scrivi per noi”, e Google ti offrirà una lista di siti alla ricerca di guest writer. Come in questo esempio:  

      backlink ricerca di guest post

      Usare le inserzioni sulle directory 

      Le directory sono portali che offrono informazioni su imprese, aziende, locali ecc, a livello locale e rappresentano un’ottima opportunità in qualunque settore. Tendenzialmente, più è difficile farsi inserire in una directory, migliore sarà la qualità del backlink. 

      Ad ogni modo, non è necessario essere schizzinosi. Se riesci a trovare delle directory rilevanti per la tua industria o per la tua posizione geografica, dovresti comunque cercare di ottenere quei backlink. 

      Trasformare le menzioni in link 

      Non è raro che un’azienda sia citata in articoli di giornale o su siti di notizie. Purtroppo, non è neanche raro che quelle citazioni siano sprovviste di link. 

      Perché perdere un’opportunità come questa? Quella fonte, quel sito ha già parlato del tuo sito e del tuo business. Ti basterà chiedere la gentilezza di integrare quella menzione con un link. 

      Alcuni potrebbero non farlo o ignorare la tua richiesta, ma non lasciarti scoraggiare. Questo è uno dei modi più semplici e meno dispendiosi in termini di tempo e risorse per ottenere backlink di qualità. 

      Nel caso in cui proprio non riuscissi ad ottenere una menzione corredata di backlink, non disperare perché oggi Google riconosce le menzioni anche se queste non contengono un vero e proprio collegamento ipertestuale. Non è proprio la stessa cosa, ma comunque ha un valore.

      Aggiungere citazioni come risorsa

      Sei riuscito a creare dei contenuti utili, informativi e ben scritti, o vendi sul tuo ecommerce un prodotto che serve a un particolare settore? 

      Creare delle risorse utili al tuo mercato di riferimento è un ottimo modo per ottenere backlink. 

      Esempi di risorse che altri siti potrebbero linkare sono: 

      • Guide
      • Video
      • Blog
      • PDF
      • Strumenti gratuiti o a pagamento
      • Podcast
      • Masterclass
      • Liste rilevanti (Le 10 migliori…, i 100 migliori…)

      Inserire tutti questi elementi di solito aumenta le probabilità di ottenere backlink da altri siti.

      Contattare influencer

      Contatta gli influencer della tua nicchia di mercato e prova a stabilire un rapporto di collaborazione, potresti chiedergli un’intervista oppure informarli di un articolo del tuo sito a cui potrebbero collegarsi.

      come ottenere backlink

      Chiedere a clienti/fornitori/collaboratori 

      “Chiedere non costa nulla”. Vero. Allora perché non farlo? 

      Ad esempio, se sei un ecommerce e vendi articoli di fornitori esterni, probabilmente quelle aziende hanno all’interno del loro sito una sezione che indica ai visitatori dove è possibile acquistare i prodotti. 

      Spesso queste sezioni non sono aggiornate, e questo non vale solo per gli ecommerce ma per qualunque altro business. 

      Il modo migliore per chiedere un backlink è tramite email

      Ovviamente, non limitarti a scrivere un’email in cui chiedi semplicemente di aggiungere un link al tuo sito. Scegli con cura l’oggetto della tua email, assicurati di includere il nome del sito web all’interno del quale desideri il tuo link, il tuo nome, il nome e l’URL del tuo sito. 

      Fai capire al proprietario che ti sei preso la briga di studiare e analizzare le sue pagine, aggiungi un paragrafo che descriva il tuo sito e quello che fai, e soprattutto aggiungi l’URL dove si può vedere che anche tu hai collegato quel sito al tuo. 

      Ecco un esempio di email che potresti inviare:  

      scrivere email per backlink

      Qualunque sarà il modo in cui sceglierai di formulare la tua richiesta, ricordati di evitare che la tua email sia riconosciuta come spam. Sii il più interessante e personale possibile, e assicurati di non inviare catene di email. 

      Scrivi un’email diversa per ogni persona che contatterai, in modo da farle sentire speciali e apprezzate. 

      E se ti sembra troppa fatica, o troppo lavoro, pensa che per mandare un’email del genere ti ci vorranno al massimo 3 o 4 clic e un paio di minuti. In cambio di un backlink che resterà - potenzialmente - a vita! 

      Io direi che il gioco vale la candela, e tu? 

      Comprare backlink? No, grazie! 

      Abbiamo visto a cosa servono i backlink e a questo punto ti sarà chiaro che l’arma migliore in tuo possesso sono i contenuti, è la base da dove devi partire. Imbrogliare non ti porterà a nulla.

      Comprare backlink non è solo inutile, è anche estremamente nocivo.

      Se proprio vuoi investire del denaro nei backlink, usa il tuo budget per analizzare i tuoi competitor o trovare nuove opportunità. O assumi qualcuno che crei contenuti di qualità più elevata. 

      Google e la maggior parte dei motori di ricerca utilizzano i link per determinare la reputazione di un sito. Acquistare o vendere link che passano PageRank è un’esplicita violazione delle linee guida per i Webmaster di Google, e ha un effetto negativo sulla posizione del sito nei risultati di ricerca.

      Attenzione, però. Non tutti i link a pagamento violano le linee guida, come si legge sulle direttive di Google

      L'acquisto e la vendita di link sono parte della normale economia del Web, se eseguiti a fini pubblicitari e non per manipolare i risultati di ricerca. I link acquistati a fini pubblicitari devono essere designati come tali. 

      Come indicare i link a pagamento? Con gli attributi di cui abbiamo parlato prima (nofollow, sponsored) o effettuando un redirect dei link su una pagina intermedia che sia bloccata dai motori di ricerca con un file robots.txt. 

      lavorare per aggiungere backlink

      Backlink: conclusione

      Ora che sai cos’è un backlink e come funziona questo mondo, sarai d’accordo con me sul fatto che il modo migliore per ottenere backlink resta quello di creare contenuti di alta qualità. Solo così sarai in grado di guadagnare popolarità in modo naturale all’interno della community di internet. 

      Ad ogni modo, se il tuo obiettivo è quello di raggiungere la cima della SERP, non puoi permetterti di ignorare i backlink. 

      Il link building è una strategia di SEO indipendente che merita un approfondimento a parte. Ma la buona notizia è che non devi essere un esperto SEO per riuscire a ottenere dei backlink di qualità che migliorino il posizionamento del tuo sito. 

      Le strategie di off site SEO relative ai backlink di cui abbiamo parlato in questo articolo sono già un ottimo inizio. 

      Come al solito, se dovessi avere domande su uno qualunque degli argomenti di cui abbiamo parlato in questo articolo o se volessi raccontarci la tua esperienza, ti invitiamo a usare la sezione Commenti qui sotto!

      Ti potrebbero interessare anche: