Ti è mai capitato di provare una forte stanchezza mentale, fisica ed emotiva per motivi legati al lavoro? Probabilmente hai sofferto della sindrome di burnout. E sei in “buona” compagnia, perché questa patologia colpisce milioni di persone in tutto il mondo. In questo articolo parleremo di cos’è il burnout (nonché la sindrome da cui prende il nome), come riconoscerla, gestirla e uscirne.
Cos’è la sindrome di burnout
Per capire cos'è la sindrome di burnout, dobbiamo prima comprendere cos'è il burnout e quali sono le sue cause principali. Iniziamo dalla definizione ufficiale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Burnout: significato e definizione
Secondo l'OMS, il burnout è una “una sindrome concettualizzata come conseguenza di stress cronico sul posto di lavoro non gestito con successo”. Secondo questa definizione di burnout lo stress da lavoro sarebbe la causa principale della patologia, che dal 2019 fa parte della Classificazione internazionale delle malattie dell'OMS (ICD).
Ovviamente, questo non significa che sia semplicemente “colpa” dell'individuo che ne soffre. Al contrario, la sindrome di burnout di solito si sviluppa in base a fallimenti strutturali: ad esempio una cattiva gestione aziendale, o l'assenza di una missione, visione e valori che promuovano la protezione del capitale umano dell'azienda.
Ma cosa significa esattamente burnout? Letteralmente si potrebbe tradurre come “bruciatura”, ma nel senso più esatto, in questo contesto, parliamo di “esaurimento”, “crollo”, “stanchezza”... insomma, hai capito. La sindrome di burnout si riferisce a uno stato patologico indotto dallo stress da lavoro (chiamato anche “stress occupazionale”).
Cause della sindrome di burnout
Abbiamo visto che lo stress occupazionale cronico è la causa principale del burnout sul lavoro. Per questo motivo, per capire quali sono le cause della sindrome di burnout, dobbiamo prima comprendere quelle dello stress sul posto di lavoro.
A grandi linee, le cause dello stress da lavoro sono raggruppate in nove categorie conosciute come 'rischi di stress'. Queste sono alcune delle principali:
Caratteristiche del lavoro (compiti monotoni, mancanza di sfida)
- carico e ritmo di lavoro (superlavoro, scadenze e consegne a ritmi serrati)
- orari di lavoro (orari lunghi, gestione dei turni inadeguata)
- partecipazione e controllo (poca partecipazione e mancanza di controllo sul proprio lavoro)
- prospettive di carriera, posizione e stipendio (precarietà, mancanza di riconoscimento)
- ruolo nell'azienda (ruolo non definito, funzioni contrastanti)
- relazioni interpersonali (scarsa supervisione, problemi nelle relazioni con i colleghi)
- cultura organizzativa (scarsa comunicazione, mancanza di tipi di leadership)
- relazione tra lavoro e vita familiare (mancanza di supporto reciproco tra i due ambienti)
In generale, la sindrome di burnout colpisce l'individuo a causa della combinazione di alcuni di questi fattori. Maggiore è il numero di fattori che lo interessano, maggiore sarà il livello di stress di cui soffrirà e maggiore sarà l'impatto mentale, fisico ed emotivo sulla persona.
Ma come si manifesta la sindrome di burnout nelle persone? Come possiamo riconoscerla? E che conseguenze può avere sull'azienda? Diamo uno sguardo ad alcuni sintomi del burnout.
Sindrome di burnout: sintomi
Quando parliamo dei sintomi della sindrome di burnout, possiamo riferirci all'individuo oppure all'azienda. In altre parole, gli effetti dello stress da lavoro interessano sia la persona che ne soffre che l'organizzazione per cui lavora.
Per quanto riguarda l'individuo, iniziamo dai tre sintomi principali che l'OMS associa alla sindrome di burnout:
- sensazione di perdita di energie o spossatezza
- aumento dell'isolamento dal proprio lavoro con sentimenti di negativismo o cinismo
- notevole calo delle prestazioni professionali.
Ma c’è di più. Dai un’occhiata a questa immagine, dove elenchiamo problematiche e sintomi della sindrome di burnout in più aree:
Altri sintomi includono problemi di memoria, difficoltà a prendere decisioni, depressione cronica, tendenza a piangere, perdita di empatia e idealismo, e disturbi fisici come raffreddori cronici e problemi cardiovascolari.
A livello aziendale, i sintomi del burnout si traducono in una serie di problemi che colpiscono tutti i livelli dell'organizzazione. Ad esempio:
- aumento dell'assenteismo tra i lavoratori
- scarsa produttività e redditività dell'attività
- aumento delle cause legali contro l'azienda (da parte dei dipendenti), che ovviamente danneggiano l'immagine aziendale
- difficoltà ad attrarre e assumere nuovo personale
- elevato ricambio di personale a scapito dei processi di pianificazione strategica dell'organizzazione
- difficoltà a offrire un buon servizio al cliente e aumento delle lamentele da parte degli utenti.
Come puoi vedere, oltre a essere abbastanza evidenti, i sintomi del burnout – sia per l'individuo che per l'azienda – possono tradursi in una serie di problemi con conseguenze piuttosto gravi.
Ora che sappiamo cos'è la sindrome di burnout e quali sono i suoi sintomi, concentriamoci su come riconoscerla e uscirne.
Sindrome di burnout: come riconoscerla
Come abbiamo appena visto, il burnout si manifesta con sintomi molto evidenti per gli individui che ne soffrono. Ecco perché diagnosticare la sindrome di burnout è abbastanza semplice se questi sintomi vengono a galla.
Tuttavia, la diagnosi richiede un esame psicologico che deve andare oltre l'ovvio disagio fisico. Per questo è importante eseguire un test specializzato, volto a identificare le cause principali dello stress da lavoro.
Esistono molti tipi di test che permettono di identificare la sindrome di burnout. Il Maslach Burnout Inventory (MBI) è il test più utilizzato oggi.
Nello specifico, misura questi tre aspetti:
- esaurimento o fatica emotiva (misura la fatica generata dalle esigenze del lavoro)
- depersonalizzazione (valuta il livello di apatia e distacco dal lavoro)
- realizzazione personale (analizza il livello di realizzazione personale sul lavoro).
Il test è composto da 22 affermazioni (positive e negative), che l'individuo deve valutare su una scala da 1 a 6 per valutare la gravità della patologia. Ad esempio:
- Al termine della giornata di lavoro mi sento esausto/a.
- Quando mi alzo la mattina per affrontare una nuova giornata di lavoro mi sento esausto/a.
- Lavorare tutto il giorno a contatto con le persone mi spossa.
- Credo di influenzare positivamente la vita delle altre persone attraverso il mio lavoro.
- Penso di ottenere molte cose preziose da questo lavoro.
- Mi sembra di aver raggiunto il limite delle mie possibilità.
Ovviamente, questo test sulla sindrome di burnout dovrebbe essere eseguito da un professionista delle risorse umane; e, idealmente, dovrebbe far parte della politica di prevenzione dello stress da lavoro dell'azienda.
Sindrome di burnout: come uscirne
Il modo migliore per contrastare la sindrome di burnout è quello di prevenirla. In altre parole, la gestione e la filosofia dell’azienda devono promuovere valori e principi che siano in grado di creare un ambiente di lavoro sano e privo di stress.
Tuttavia, se ti trovi in difficoltà in questo momento e hai bisogno di supporto per gestire la sindrome di burnout, leggi e prova a seguire questi sei consigli:
1. Sii consapevole del fatto che puoi uscirne
Il primo passo per uscire dalla sindrome di burnout è quello di riconoscere che puoi riuscirci. Tuttavia, per farlo, devi adottare un atteggiamento positivo e aperto rispetto al cambiamento drastico.
2. Ascolta i segnali che ti dà il tuo corpo
Se ti senti sempre di un umore stanco, apatico, affaticato e scontroso sul lavoro, è il momento di prendere una pausa. Rifletti su cosa significhi per te essere in buona salute e come un corpo sano contribuisca al senso generale di benessere.
3. Fai esercizio fisico
Di conseguenza, è fondamentale che trovi il tempo e lo spazio per fare un po' di attività fisica. Anche se non riesci a seguire una routine, è importante che cerchi di uscire e camminare all’aria aperta per promuovere uno stato d'animo diverso.
4. Vai in vacanza o prenditi una pausa dal lavoro
Allontanati e disconnettiti da tutto ciò che ti ha portato a soffrire della sindrome di burnout. In questo modo sarai in grado di rilassarti, ma anche di ritrovare il tuo equilibrio.
5. Analizza i tuoi valori e datti obiettivi personali
Impegnati a trovare soluzioni a lungo termine per risolvere o prevenire ciò che ha causato lo stress da lavoro.
In quest’ottica, dovresti analizzare i tuoi valori e obiettivi personali. Molto probabilmente, il motivo principale per cui soffri della sindrome di burnout è che il tuo lavoro non è allineato con i tuoi valori e obiettivi.
6. Investi in te stesso (o te stessa)
Infine, se vuoi uscire dalla sindrome di burnout – e prevenirla in futuro – è importante che tu investa in te stesso (o te stessa). Dopo aver preso una pausa e aver analizzato le cause e i fattori che hanno portato alla patologia, cerca di ritrovare il tuo equilibrio e la tua energia.
Magari scoprirai che il tuo lavoro attuale non fa per te, e che la tua vera vocazione è quella di lavorare da remoto e guadagnare online viaggiando per il mondo. Oppure lascerai il posto fisso per dedicarti all’imprenditoria, aprire un ecommerce, avviare un’attività o un business in dropshipping.
L’importante è che, d’ora in poi, ricordi che il benessere è fondamentale e dovrebbe essere una priorità.
Insomma, la sindrome di burnout rappresenta un problema serio sia per l'individuo che per l'azienda. Se soffri di questa patologia, ti invitiamo a seguire i consigli che ti abbiamo appena dato.
Se invece hai un'azienda e vuoi ottenere un vantaggio competitivo sul mercato, ti consigliamo di investire nella promozione di un ambiente di lavoro privo di stress, che sappia valorizzare tutti i membri del team. Dai un'occhiata a queste frasi motivazionali, ti torneranno sicuramente utili.
Hai mai sofferto (o conosci qualcuno che ha sofferto) della sindrome di burnout?
Raccontacelo nei commenti!