Gestire un business è già abbastanza stressante di per sé, e prendere decisioni importanti fa parte del gioco. Alcune di queste decisioni riguardano aspetti come il copy o la grafica del tuo sito: ma come avere la certezza di star prendendo quelle giuste? Grazie agli A/B test.
Gli A/B test, chiamati anche split test, ti permettono di confrontare due o più varianti di uno stesso testo, pulsante e/o immagine e di mostrarle a diversi segmenti dei visitatori del tuo sito per poter decidere quale sia la versione più efficace.
Vediamo quindi nella pratica cosa sono gli A/B test e perché dovresti iniziare a utilizzarli nella gestione del tuo business.
A/B test: cos’è?
Immagina di dover creare un funnel di vendita per il tuo nuovo prodotto o servizio. Studierai ogni parola, ogni colore e ogni dettaglio delle tue pagine web, e non lascerai nulla al caso. Un modulo per l’iscrizione alla newsletter, qualche strategia di upselling e cross-selling, e un bel tasto rosso che inviti i visitatori ad aggiungere il tuo prodotto al carrello.
Finalmente arriva il momento di lanciare il tuo funnel, e tutto procede normalmente. Hai però la sensazione che qualcosa potrebbe andar meglio. Qualche cliente abbandona il carrello senza completare l’acquisto, e qualcun altro non completa il modulo di iscrizione alla tua newsletter proprio prima di cliccare su Conferma.
Ci saranno quindi degli elementi di disturbo, ed è necessario individuarli. Ma come fare a capire cosa modificare, come riuscire a individuare gli elementi che è necessario ottimizzare? Proprio così, con gli A/B test.
Anche se è vero che ogni cliente è unico e ha aspettative ed esigenze diverse, ci sono diversi aspetti del tuo sito che avranno una maggiore risonanza e saranno in grado di convertire la maggior parte dei visitatori.
Pensaci bene: qual è il tuo obiettivo, una volta che un visitatore arriva sul tuo sito? Probabilmente vorrai che compia un’azione, sia questa iscriversi alla tua newsletter o acquistare i tuoi nuovi prodotti.
Per raggiungere questo obiettivo, strutturerai dei funnel di vendita che studierai in ogni dettaglio. E più ottimizzato sarà il tuo funnel, maggiore sarà il tuo tasso di conversione.
Gli A/B test ti permetteranno di confrontare diverse alternative per diverse varianti del tuo sito, per scegliere quelle migliori e dal più alto potenziale.
Perché fare A/B test?
È chiaro quindi che effettuare dei test per capire cosa funziona meglio per il tuo sito è fondamentale. Alcuni aspetti potrebbero sembrarti superflui, ma possono davvero fare la differenza.
Magari tutti quei clienti abbandonano il carrello senza completare l’acquisto perché le indicazioni non sono abbastanza chiare, o magari quei potenziali clienti hanno scelto di non iscriversi alla tua newsletter perché non capivano cosa avrebbero ricevuto.
Ma a cosa serve l’A/B test?
- Ottimizzare per gli utenti: l’obiettivo di ogni business è (oltre chiaramente ad avere un profitto) che i propri clienti siano soddisfatti, e che la navigazione sul loro sito sia fluida e intuitiva. Grazie all’A/B test potrai disfarti di tutti quei passaggi troppo macchinosi e di quei tasti su cui non clicca nessuno, rendendo il tuo sito estremamente ottimizzato.
- Aumentare il ROI: un sito in grado di convertire rapidamente equivale a un miglior ritorno sull’investimento, e gli split test possono aiutarti a migliorare le conversioni e a ottenere il massimo dal tuo traffico senza dover aumentare la spesa per acquisire nuovi visitatori.
- Ridurre il bounce rate: una delle metriche fondamentali per qualunque ecommerce è il bounce rate, ovvero il numero di persone che abbandonano il tuo sito dopo pochi secondi. Gli split test ti aiuteranno a rendere il tuo sito il più coinvolgente e piacevole possibile, così che i visitatori vorranno trascorrere su di esso molto più tempo.
Come fare un A/B test?
Gli split test sono un modo sistematico e organizzato per individuare i dettagli che funzionano e quelli che è meglio evitare sul tuo sito. Ma quale strategia seguire per condurre un A/B test al meglio?
1. Ricerca
Come per molte altre strategie di marketing, la parola chiave è essere preparati. Quindi ricerca, ricerca, ricerca. Come si sta comportando il tuo sito in questo momento? Quanti visitatori arrivano ogni giorno, quali sono le pagine che attirano più traffico?
Una volta che avrai analizzato ogni aspetto del tuo sito, potrai iniziare a formulare le prime ipotesi su quali potrebbero essere i tuoi primi A/B test.
2. Ipotizza
I dati raccolti durante le tue ricerche non bastano a capire cosa puoi migliorare. Sta a te analizzare quei dati e studiarli per individuare gli aspetti del tuo sito che puoi migliorare.
3. Varia
Quando avrai individuato le aree da sottoporre agli A/B test, dovrai occuparti di creare delle varianti.
Cos’è una variante? In pratica, si tratta di un’alternativa alla tua versione attuale, che modifica l’aspetto che desideri testare.
Un esempio può essere modificare il tasto “Aggiungi al carrello” con “Compra ora”, oppure creare una variante semplificata di un modulo che non sta ottenendo abbastanza dati dagli utenti.
4. Testa
Il momento cruciale, la fase di test. Una volta che avrai scelto che tipo di A/B test effettuare e quale potrebbe rispondere meglio alle esigenze e agli obiettivi del tuo business, ricorda di lasciar passare abbastanza tempo perché il test sia efficace ed effettivo.
In questo caso, le ricerche che avrai effettuato prima di iniziare ti saranno particolarmente utili: calcola la durata del test in base alla media dei tuoi visitatori giornalieri e mensili, al tuo attuale tasso di conversione e al numero delle varianti.
5. Confronta
Analizzare i risultati dei tuoi test A/B è fondamentale quasi quanto i test stessi. Proprio a causa della loro natura, gli split test comportano la costante esigenza di analizzare e confrontare i dati raccolti, per assicurarti di scegliere ogni volta l’alternativa migliore per il tuo sito.
Confronta dati come la percentuale di click, l’impatto che le modifiche hanno avuto sulle tue metriche, i tassi di conversione e altro ancora, e scegli le alternative che hanno riscosso il maggiore successo.
E se il test dovesse rilevarsi inconcludente? Se il tuo split test non ha fornito risultati validi, o non hai notato particolari variazioni, potrebbe voler dire che quella sezione del tuo sito sta già performando al massimo, o che stai effettuando il test sulla metrica sbagliata.
La soluzione? Torna al punto 1 di questa lista e ricomincia con gli A/B test!
Le tipologie di A/B test
Avrai ormai capito che fare A/B test è un passo fondamentale nell’ottimizzazione del tuo sito. Ma quante tipologie di test esistono? E come gestirle?
Le tipologie di test principali sono tre:
- Split URL
- Test multivariati
- Test multipagina
Split URL
Se il test diretto A/B è perfetto per brevi e immediate modifiche, lo Split URL test è preferibile quando vuoi implementare delle modifiche di design più drastiche senza andare a modificare il design esistente del tuo sito.
In pratica, si tratta di testare diverse versioni del tuo sito con un hosting su diversi URL. Il traffico del sito sarà diviso tra queste varianti, e i rispettivi tassi di conversione decideranno quale sarà la versione vincente.
Test multivariati
I test multivariati sono quelle tipologie di test in cui le modifiche sono implementate in diverse sezioni di un sito, e vengono create diverse versioni per tutte le possibili combinazioni.
Il vantaggio principale dei test multivariati è che ti permettono di testare più combinazioni di
variabili con un unico test. In pratica, ti permettono di individuare quali elementi all’interno del tuo sito web hanno l’impatto maggiore sul tuo tasso di conversione.
Test multipagina
I test multipagina sono delle tipologie di a/b testing che ti permettono di testare diverse varianti di determinati elementi in più pagine del tuo sito.
Come affrontare i test multipagina? Hai due alternative: puoi creare nuove versioni per ogni pagina del tuo funnel di vendita, e confrontarle con quella originale, o puoi testare il modo in cui l’aggiunta o la rimozione di determinati elementi impatta il tasso di conversione del tuo funnel.
Cosa puoi testare con gli A/B test?
Testare sì, ma cosa? Voler sperimentare con gli A/B test, o averne compreso l’importanza, non è abbastanza per capire quali elementi è possibile testare.
Iniziamo col dire che ogni singolo elemento dei contenuti indirizzati ai tuoi utenti devono essere ottimizzati in modo da poter essere sfruttati al massimo, e in modo che siano il più efficaci possibili. E se questo è vero per ogni elemento del tuo sito, gli elementi che influenzano direttamente il comportamento e la conversione dei visitatori meritano un’attenzione ancora più meticolosa.
Ecco quindi gli elementi fondamentali che puoi sottoporre ad A/B test:
Il copy del tuo sito web
Titoli, sottotitoli e paragrafi. Ogni parola presente sul tuo sito può essere ottimizzata, testata e migliorata.
Pensa ad esempio all’intestazione. È la prima cosa che notano i visitatori, ed è quindi il primo elemento che determinerà l’impressione che avranno del tuo sito e del tuo business.
E il testo? Non è solo la tua scrittura a dover essere accattivante e coinvolgente, ma anche il modo in cui presenterai i tuoi concetti. Immagina di aprire un sito che ti interessa, e la prima cosa che vedi è un apparentemente infinito blocco di testo senza neanche un paragrafo. Non so tu, ma io abbandonerei immediatamente quella pagina, e cercherei altrove quello che mi interessa.
Ecco perché, nel testare il copy del tuo sito, devi prestare attenzione non solo al tono di voce e allo stile del linguaggio, ma anche alla formattazione e al modo in cui presenti i tuoi contenuti.
Design e layout
Insieme al testo, il design e il layout del tuo sito sono componenti essenziali dell’esperienza utente dei tuoi visitatori.
Immagina di dover vendere accessori per il ciclismo, di presentare i tuoi prodotti in modo entusiasmante e coinvolgente, ma di corredare le tue pagine prodotto di immagini monotone, spente e senza vita. Non è certo quello che vuoi trasmettere ai tuoi visitatori.
Immagini, video, banner, annunci, e tutto ciò che rientra nella grafica del tuo sito deve essere ottimizzato. E quale modo migliore per individuare il design migliore se non con degli appositi A/B test?
Moduli
I moduli sono elementi fondamentali per raccogliere dati e informazioni preziose sui tuoi visitatori. Non solo ti permettono di ottenere informazioni utili per personalizzare la tua offerta, ti aiuteranno anche ad aumentare la tua lista di email in modo da avere quanti più contatti possibili a cui indirizzare i tuoi sforzi di email marketing.
Ma proprio come per altre sezioni del tuo sito, i moduli possono (e devono) essere ottimizzati per aumentare il tasso di persone che arrivano a completare tutti i campi e a cliccare su Invia.
Navigazione
Eh già, non sono solo i contenuti immediatamente visibili a poter essere sottoposti a split test.
Uno dei tuoi obiettivi principali è permetterei ai tuoi visitatori di navigare con facilità all’interno del tuo sito. Ecco perché effettuare dei test sulla struttura di ogni pagina, e sui collegamenti tra le diverse sezioni e pagine del tuo sito, può giocare un ruolo fondamentale nell’aumento del tasso di conversione del tuo business.
Tieni a mente che devi fare in modo che i tuoi utenti trovino rapidamente quello che stanno cercando, che ogni click li porti esattamente dove desiderano, e che non si trovino bloccati in una pagina senza sapere come uscirne. Il tuo incubo peggiore dovrebbe essere immaginare che i tuoi utenti non sappiano più dove cliccare, e finiscano per questo motivo ad abbandonare il tuo sito...per sempre.
CTA
Le Call To Action sono uno dei parametri più importanti per l’A/B test. Puoi testare diverse parole, posizioni, colori, dimensioni e chi più ne ha più ne metta, finché non troverai le CTA perfette per il tuo business e per i tuoi clienti.
A/B test: gli errori più comuni
Non è solo la creazione di un sito che può comportare degli errori, anche la stessa fase di test nasconde le sue insidie ed è facile cadere negli errori più comuni.
E proprio perché commettere errori durante la fase di A/B testing è più facile di quello che tu possa pensare, ho pensato di presentarti i tre errori più frequenti che commettono gli imprenditori che iniziano a testare i loro siti web.
Non tenere conto dei fattori esterni
Quando effettui i test A/B, fai in modo che i fattori esterni siano quanto più simili in entrambe le varianti, altrimenti rischi di ottenere dei risultati falsati che potrebbero portarti fuori strada.
Ad esempio, non ha molto senso confrontare il traffico ricevuto sulla versione A e B del tuo sito se la versione A è stata promossa durante i fine settimana e la versione B durante i giorni lavorativi.
Testare troppi elementi contemporaneamente
Mettiamo il caso che, a parità di condizioni esterne, la versione B del tuo sito abbia avuto un tasso di conversione maggiore rispetto alla corrispettiva versione A. Ma se nella versione B hai modificato copy, immagini e CTA, come farai a capire quale degli elementi che hai testato ha avuto il maggiore impatto?
Magari copy e immagini andavano bene anche prima, e sono state le CTA a fare la differenza. O magari avresti avuto un tasso di conversione ancora più alto lasciando copy e CTA della versione A e modificando solo le immagini.
Non c’è fretta, nessuno ti insegue. Effettua A/B test in modo metodico e preciso, e vedrai che riuscirai ad avere un sito perfettamente ottimizzato e in grado di convertire con facilità i visitatori.
Ignorare le statistiche
Hai effettuato diversi test A/B, e grazie ai dati hai capito che è necessario modificare il modulo di acquisizione. Eppure, hai una vocina nella testa che ti dice che le statistiche non sono poi così ferrate, e che è meglio seguire l’istinto. Ecco a te la formula per l’insuccesso.
Se è vero che nel business ci sono situazioni dove l’intuito è tutto, quando si tratta dei tuoi clienti hanno loro l’ultima parola. E se ai tuoi clienti non piace un determinato modulo, o proprio non vogliono acquistare il tuo prodotto, purtroppo vuol dire che stai sbagliando qualcosa.
Lo so, mettere da parte l’orgoglio quando si tratta del proprio sito web è difficile, ma necessario.
E se hai seguito le giuste fasi dell’A/B testing sai bene che implementare quelle modifiche è la scelta corretta.
Quindi forza e coraggio, avrai altre occasioni per seguire il tuo istinto: questo è il momento di ascoltare i dati!
A/B test: conclusione
A questo punto dovresti avere le idee ben chiare su come condurre A/B test per ottimizzare il tuo sito. Accetta che commetterai degli errori, impara a superarli e presta attenzione ai dati.
Soprattutto, impara ad ascoltare i tuoi clienti. E se sei indeciso, ricorda che puoi sempre chiedere la loro opinione. Non sai quale tasto scegliere, o sei indeciso su un determinato modulo? Sfrutta i social, crea un sondaggio e chiedi ai diretti interessati cosa preferiscono!
Potrebbero offrirti degli ottimi spunti. Starà a te poi riuscire a integrarli nel tuo sito.