Avviare un’attività è dura.
Un imprenditore che decide di lanciare un business deve scontrarsi con competitor aggressivi e determinati, consumatori stanchi di essere invasi dalle già troppe pubblicità, e un budget per il marketing limitato o pari a zero.
Eppure, catturare l’attenzione dei consumatori è indispensabile. Come fare?
Una strategia efficace è quella del guerrilla marketing. Questa strategia di marketing innovativa, aggressiva ed estremamente efficace permette a qualunque business di scontrarsi ad armi pari con gli altri giocatori del settore.
Ogni piccola attività può sfruttare il potere di una campagna di guerrilla marketing per catturare l’attenzione dei suoi clienti e aumentare le vendite.
Ma cos’è esattamente il guerrilla marketing?
Questo articolo ti spiegherà cos’è il guerrilla marketing, ti presenterà degli esempi da cui prendere spunto e ti fornirà tutto quello che devi sapere per iniziare a sfruttare questa strategia.
Indice
- Guerrilla marketing: definizione
-
Guerrilla marketing: 7 esempi incredibili
- Guerrilla Marketing #1. Ex Machina si infiltra su Tinder
- Guerrilla Marketing #2. Médecins du Monde crea una tendopoli
- Guerrilla Marketing #3. King Kong invade Los Angeles
- Guerrilla Marketing #4. Burger King fa lasciare una coppia
- Guerrilla Marketing #5. UNICEF vende acqua sporca
- Guerrilla Marketing #6. Il cane gigante di Frontline
- Guerrilla Marketing #7. La festa per bruciare libri della Troy Library
- Guerrilla Marketing da non fare: il disastro della campagna di Vodafone
- Conclusione: come fare guerrilla marketing
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Guerrilla marketing: definizione
CIl Guerrilla marketing, detto anche street marketing o unconventional marketing, utilizza strategie non convenzionali per attirare l’attenzione dei consumatori e creare interesse per il proprio prodotto o brand. È una strategia di marketing stravolgente, provocatoria e memorabile.
Drew Neisser, CEO di Renegade Marketing, ha detto: “Non è guerrilla se non fa notizia”.
Questa strategia di street marketing prende il nome dal termine originale spagnolo che si riferisce alla forma di conflitto armato in cui uno degli avversari è troppo debole per prevalere o sostenere l’attacco dell’altro. Guerrilla si riferisce a tattiche irregolari utilizzate da un gruppo indipendente per combattere una forza più ampia e capace.
Una campagna di guerrilla marketing efficace sorprende i consumatori e scatena reazioni emotive.
Questa è l’essenza del guerrilla marketing.
Le forti emozioni portano le persone ad agire, a dirlo ai loro amici e ad essere in qualche modo coinvolti nella campagna. Di conseguenza, il messaggio della campagna si diffonde ovunque.
Idealmente, queste emozioni saranno shock, sorpresa, piacere, curiosità e ammirazione.
L’uso della parola “guerriglia” per descrivere questi stili di marketing è stato divulgato dall’esperto di pubblicità Jay Conrad Levinson nel libro Guerrilla Marketing.
Nel suo libro, Levinson elenca alcune delle differenze tra le campagne di guerrilla marketing e il marketing tradizionale:
- “Invece di investire soldi nel processo di marketing, investi tempo, energia e immaginazione.”
- “Invece di ignorare i clienti una volta che hanno acquistato, devi dedicarti con passione al loro monitoraggio”.
- “Invece di cercare di fare vendite, chi fa guerrilla si dedica a creare relazioni, perché le relazioni a lungo termine sono di primaria importanza.”
- “Invece di credere che le singole armi di marketing come la pubblicità funzionino, chi fa guerrilla sa che funzionano solo le combinazioni di marketing”.
Come suggerisce Levinson, uno dei principali vantaggi dello street marketing è che è economico.
Anche se alcune campagne di guerrilla marketing possono essere molto costose, non è assolutamente necessario perché siano efficaci, come dimostrano alcuni degli esempi di guerrilla marketing presenti in questo articolo.
“Un programma di guerrilla normalmente inizia quando un cliente ci dice: ‘non abbiamo soldi da investire ma vorremmo davvero catturare l’attenzione dei media’”, dice Neisser.
In sintesi, guerrilla marketing vuol dire creatività, connessione e impatto.
Quindi, come fare guerrilla marketing?
Guerrilla marketing: 7 esempi incredibili
Basta cercare su Google immagini di “guerrilla marketing” per ottenere innumerevoli risultati di questo tipo di campagna di marketing.
Ognuna delle sette campagne di street marketing che vedremo in questo articolo è creativa, potente e veramente guerrigliera. Inoltre, la maggior parte delle campagne di guerrilla marketing tendono a svolgersi anche offline.
Noi ci siamo presi il tempo di trovare efficaci campagne di guerrilla marketing online per ispirare la creatività dei nostri imprenditori digitali.
Guerrilla Marketing #1. Ex Machina si infiltra su Tinder
Questa idea creativa di guerriglia marketing è stata ideata per promuovere il film di fantascienza Ex Machina. Come? Usando Tinder.
Questo è stato un ottimo inizio.
La campagna di unconventional marketing ha avuto luogo ad Austin, in Texas, durante il festival SXSW (South by Southwest). Ogni anno questo festival di musica, tecnologia, media e arte attira centinaia di migliaia di persone in città.
Quindi ci sono molte più persone che passano il loro tempo su Tinder rispetto al solito.
Inoltre, tra gli innumerevoli brand e le aziende in competizione per catturare l’attenzione dei partecipanti al festival, è probabile che nessuno di loro stesse usando o pensando di utilizzare tinder per promuovere i loro servizi.
Unico? Dai un’occhiata!
Gli esperti di marketing hanno creato un profilo Tinder per Ava, il personaggio dell’intelligenza artificiale del film.
Quando gli utenti scoprivano e facevano swipe a destra sul profilo di una giovane donna attraente, venivano contattati da un bot di Tinder.
Era subdolo, ingegnoso…e forse leggermente crudele!
Ecco uno screenshot di una reale conversazione che un ragazzo ha avuto inconsapevolmente con Ava, l’intelligenza artificiale. Ava fa a Brock domande personali, gli chiede se è mai stato innamorato, cosa lo rende umano, e cosa trova attraente in lei. Infine, lo invita a cercarla su Instagram, lasciandogli il suo profilo @meetava.
E poi, la realtà è stata svelata!
Proprio quando Brock pensava di poter incontrare l’amore della sua vita, notò che c’era qualcosa che non andava.
Quando ha visitato il profilo Instagram di Ava, conteneva solo una foto e un video – entrambi per promuovere il film Ex-Machina che era appena stato presentato in anteprima ad Austin durante il festival.
View this post on InstagramYou are dead center of the single greatest scientific event in the history of man. #ExMachina
Questa è stata una brillante campagna di marketing che si collegava perfettamente al tema artificiale del film o all’intelligenza artificiale e alle complesse relazioni umane.
Col senno di poi, ci si rende conto che le domande di Ava nella chat erano quelle di un robot che cerca di capire come ci si sente ad essere umani.
È anche vero che alcuni hanno pensato che la campagna fosse spam o troppo invasiva.
Eppure, ha raggiunto ciò che ogni grande campagna di marketing cerca di raggiungere: ha scatenato un grande passaparola e ha fatto notizia in tutto il mondo.
Cosa puoi imparare da questa campagna di guerrilla marketing:
- Cerca sempre modi per incorporare nell’esperienza gli aspetti principali del tuo brand.
- Trova un canale di comunicazione che gli altri brand non hanno ancora considerato per veicolare il tuo messaggio.
Guerrilla Marketing #2. Médecins du Monde crea una tendopoli
L’associazione francese di beneficenza Médecins du Monde (o Medici del Mondo) voleva che la città di Parigi prestasse attenzione alla crescente popolazione dei senzatetto della città.
La loro campagna di guerrilla marketing è stata semplice e potente.
Si sono resi conto che parte del problema era che i senzatetto erano “lontano dagli occhi, lontano dal cuore” e che per creare un cambiamento significativo, dovevano sensibilizzare l’opinione pubblica.
Come hanno fatto?
L’associazione ha donato tende a 300 senzatetto da usare per le strade di Parigi. Le strade e i canali storici della città sono stati trasformati durante la notte in una tendopoli.
All’improvviso, il problema dei numerosi senzatetto era decisamente vicino sia agli occhi che al cuore!
La trovata ha suscitato un tale clamore pubblico che i funzionari governativi sono stati costretti ad agire.
L’associazione ha ottenuto una vittoria significativa quando il Ministro Junior per l’occupazione e la coesione sociale, Catherine Vautrin, ha promesso che il governo francese avrebbe speso più di 10 milioni di dollari in alloggi di emergenza.
Cosa puoi imparare da questa campagna di guerrilla marketing:
- Le azioni parlano più forte delle parole. Individua le azioni in grado di attirare l’attenzione della gente e comunica il tuo messaggio.
Guerrilla Marketing #3. King Kong invade Los Angeles
In un’altra promozione cinematografica, i responsabili del marketing del film King Kong Skull Island hanno deciso di dar vita a King Kong in luoghi pubblici e famosi di Los Angeles.
Per questa campagna di “gorilla” marketing, hanno creato scene di massacri con impronte di scimmie giganti in cinque luoghi all’interno e nei dintorni della città.
Sulla spiaggia, le enormi impronte lasciate nella sabbia sono state accompagnate da un malridotto veicolo 4X4 dei bagnini che sembra essere stato calpestato dalla bestia.
Una scena simile è stata creata in Microsoft Square a LA Live, con panchine rotte e giganteschi adesivi 3D che davano l’impressione che ci fossero impronte schiacciate nel cemento.
Ma la ciliegina sulla torta sono state le impronte dei piedi vicino al famoso cartello di Hollywood.
Hanno persino interrato macchine da nebbia all’interno delle impronte per aggiungere un ulteriore tocco all’ effetto complessivo.
Questa campagna di street marketing ha portato a una grandissima copertura giornalistica, e gli innumerevoli passanti hanno ovviamente condiviso le loro esperienze sui social media.
Cosa puoi imparare da questa campagna di guerrilla marketing:
- La novità può essere molto potente. Pensa a concetti nuovi che si collegano ai tuoi obiettivi.
- Non avere paura di fare le cose in grande e di affrontare scenari logistici difficili.
Guerrilla Marketing #4. Burger King fa lasciare una coppia
In questo esempio di guerriglia marketing online, Burger King ha deciso di mettere in scena un piccolo teatrino nei commenti del loro profilo Instagram – o almeno questo è quello che pensiamo.
Quindi, cosa è successo?
Beh, tutto è iniziato con Burger King che ha pubblicato un post abbastanza normale per promuovere il loro menu della colazione, con la didascalia “Sii la colazione che vuoi vedere nel mondo.”.
Un utente ha poi lasciato un commento spiegando che la sua ragazza ha impiegato più tempo del previsto per ordinare del cibo al drive-in, la sera precedente.
Da lì, si è scatenato l’inferno. Tre profili hanno iniziato a litigare nei commenti del post, e sembrava proprio che la coppia avesse deciso di lasciarsi proprio con questi commenti!
Gli spettatori non riuscivano a credere a quello che stava succedendo, un utente ha anche commentato: “Sono davvero stato testimone di una rottura sull’Instagram di BK?”.
La storia ha fatto notizia in tutta l’America.
Tuttavia, molti hanno ipotizzato che l’intero scambio di messaggi fosse organizzato dallo stesso Burger King.
Andando a fondo ho notato che tutte e tre le “persone” coinvolte nella rottura hanno profili Instagram privati con la stessa quantità di post e solo 3-9 follower ciascuno, che guarda caso è più o meno il numero di persone di un piccolo team di marketing…
Inscenato o meno, la “rottura” ha generato molta attenzione.
Le piattaforme dei social media sono state inondate da commenti e speculazioni. Poi, i siti di notizie hanno raccolto la storia e l’hanno diffusa in lungo e in largo.
Il nostro verdetto?
Burger King ha preso tutti in giro e lo “scherzo” ha dato i suoi frutti!
Cosa puoi imparare da questa campagna di guerrilla marketing:
- La segretezza e il mistero possono aumentare il dramma della tua campagna. Trova un modo per tenere le persone col fiato sospeso.
- Un’efficace campagna di guerrilla marketing non deve necessariamente essere costosa o richiedere molto tempo. Cerca delle opportunità per creare un grande impatto con il minimo dispendio di risorse.
Guerrilla Marketing #5. UNICEF vende acqua sporca
In un paese ricco, è facile dare per scontato il nostro abbondante accesso all’acqua potabile pulita.
Purtroppo, la stragrande maggioranza del mondo non gode di questo lusso. Infatti, 6 persone su 10 nel mondo – il che equivale a 4,5 miliardi di persone – non dispongono di servizi igienico-sanitari gestiti in modo sicuro.
In questo esempio di guerriglia marketing, l’UNICEF ha voluto richiamare l’attenzione su questa atrocità.
Come?
Dando ai residenti della città di New York un assaggio di come sia realmente l’acqua sporca e malata sotto forma di distributori automatici.
Ogni distributore automatico vendeva otto diversi gusti di acqua malata: epatite, dissenteria, malaria, colera, tifoide, dengue, febbre gialla e salmonella.
Ha un aspetto rinfrescante, vero?
Questa campagna di guerriglia marketing ha attirato l’attenzione della gente. Ha ricordato a tutti le difficili e pericolose condizioni che molte persone devono affrontare quotidianamente in tutto il mondo.
Nessuno ha bevuto quell’acqua, ma molte persone hanno contribuito con donazioni.
Inoltre, la trovata è stata ripresa dai canali di informazione di tutto il mondo, contribuendo a diffondere la consapevolezza su questa situazione e ad aumentare le donazioni.
Cosa puoi imparare da questa campagna di guerrilla marketing:
- Opta per il fattore di choc. Per catturare l’attenzione, pensa a modi per disturbare lo status quo quotidiano della vita delle persone.
Guerrilla Marketing #6. Il cane gigante di Frontline
Questa campagna di guerriglia marketing del brand per il trattamento delle pulci Frontline ha coinvolto il pubblico in modo intelligente e innovativo.
Ci sei cascato?
La foto non è piena di mosche o pulci, ma di esseri umani!
Frontline è riuscito a riempire l’intero piano di questo grande centro commerciale con l’immagine di un cane che si gratta l’orecchio. Il brand sapeva che quando le persone avrebbero camminato sul pavimento, sarebbero inavvertitamente entrate a far parte dello spettacolo.
Sapevano anche che l’illusione avrebbe attirato l’attenzione di molte persone ai piani superiori, e si sarebbe generato un grande passaparola.
Invece di usare un semplice manifesto pubblicitario, Frontline ha colto le persone di sorpresa, le ha coinvolte e ha promosso il beneficio del suo prodotto in un modo estremamente memorabile.
Cosa puoi imparare da questa campagna di guerrilla marketing:
- Coinvolgi il pubblico – in modo consapevole o meno. Tutte le persone coinvolte potranno contribuire a diffondere il tuo messaggio.
- Identifica il vantaggio principale del tuo prodotto o servizio e presentalo su larga scala.
Guerrilla Marketing #7. La festa per bruciare libri della Troy Library
Questo esempio di guerrilla marketing combina strategie di guerrilla marketing offline e online.
È stato davvero ingegnoso.
Quando la città di Troy, nel Michigan, ha effettuato alcuni importanti tagli alla spesa pubblica, la biblioteca pubblica di Troy era destinata a chiudere.
Tuttavia, quando agli abitanti di Troy fu chiesto se sarebbero stati disposti a pagare per la loro biblioteca, la risposta fu un “sì” schiacciante. Infatti, il 72% dei residenti di Troy voleva mantenere il livello di fondi della biblioteca – o addirittura aumentarlo!
D’altra parte, solo il 20% voleva che il suo finanziamento fosse in qualche modo ridotto.
Allora perché stavano comunque chiudendo la Troy Library? Ebbene, tutto è stato a causa di un’organizzazione che contestava qualsiasi proposta pubblica che prevedeva un aumento delle tasse, indipendentemente dallo scopo.
Poi, le cose si sono fatte interessanti.
Appena settimane prima della chiusura della biblioteca, il consiglio comunale ha deciso di lasciare che i residenti votassero un’ultima volta. La nuova proposta prevedeva un aumento delle tasse dello 0,7%, sufficiente a finanziare la biblioteca per cinque anni.
Ed è qui che c’è stata la campagna di guerriglia marketing.
Un nuovo gruppo chiamato Safeguarding American Families si è unito all’opposizione durante i dibattiti. Questo nuovo gruppo voleva che il risultato del referendum perdesse, in modo da poter organizzare una festa per bruciare i libri una volta chiusa la biblioteca.
Safeguarding American Families ha persino esposto cartelli in giro per la città che dicevano: “Votate per chiudere la biblioteca di Troy il 2 agosto / Festa per bruciare i libri il 5 agosto”.
Hanno aperto una pagina Facebook e un profilo Twitter e hanno fatto una campagna sfrenata: “Ci sono 200.000 ragioni per chiudere la Troy Library. Si chiamano libri. #BookBurningParty”.
Come potete immaginare, molti si sono arrabbiati e indignati per questa campagna.
Le persone hanno lasciato commenti sui social media del tipo: “Voi siete malati”, oppure ” Tutto questo è disgustoso”. E gli elettori, i notiziari e i leader locali hanno ovviamente notato il trambusto.
Infine, la grande rivelazione.
Poco prima delle elezioni, Safeguarding American Families ha svelato il suo vero messaggio: “Un voto contro la biblioteca è come un voto per bruciare libri”.
La campagna è sempre stata uno stratagemma.
Safeguarding American Families è un gruppo creato dall’agenzia di guerrilla marketing Leo Burnett. Erano stati assunti per creare una campagna di guerriglia marketing che avrebbe convinto gli elettori a salvare la biblioteca.
Questa campagna di guerriglia marketing ha spostato la conversazione dall’aumento delle tasse al salvataggio della biblioteca.
Il risultato?
La proposta è passata con il 58 per cento del voto e la biblioteca è stata salvata.
Cosa puoi imparare da questa campagna di guerrilla marketing:
- Sfrutta la psicologia inversa e gioca a fare l’avvocato del diavolo per creare un’intensa reazione emotiva.
Guerrilla Marketing da non fare: il disastro della campagna di Vodafone
Le campagne di guerriglia marketing sono rischiose e controverse per natura. Tuttavia, c’è una linea sottile tra un simpatico burlone e un insensibile s******.
“Non cercare mai di turbare, spaventare o provocare le persone in modo negativo”, dice Adam Salacuse, fondatore e presidente dell’agenzia pubblicitaria di guerriglia ALT TERRAIN. “L’obiettivo dovrebbe essere quello di realizzare qualcosa che le persone possano accettare, godere e condividere con gli amici”.
Se fatta in modo sbagliato, una campagna di guerriglia marketing può avere conseguenze negative.
Prendi ad esempio Vodafone.
Hanno ingaggiato due uomini per sfrecciare sul campo durante un’importante partita di rugby australiano con il logo Vodafone dipinto sulle loro spalle, ma la campagna gli si è ritorta contro, e hanno dovuto pagarne le spese.
Fin dall’inizio, questa bravata sembrava destinata a infastidire sia i giocatori di rugby che i tifosi.
Quindi, cosa mai ha fatto credere a Vodafone che questa fosse una buona idea di guerrilla marketing? Beh, si è scoperto che la partita ha avuto luogo in uno stadio sponsorizzato dal principale concorrente di Vodafone, Telstra.
Mentre tutti erano impegnati a seguire il loro amato sport, Vodafone ha cercato di sequestrare l’attenzione e trasformare l’evento in un battibecco tra due società.
Non stupisce quindi che questa campagna gli si sia ritorta contro.
Come ogni buona campagna di guerriglia marketing, questa trovata ha ricevuto l’attenzione della stampa di tutto il mondo. Tuttavia, l’attenzione ricevuta è stata profondamente negativa, il che non è proprio l’ideale.
Il pubblico era così indignato che l’amministratore delegato di Vodafone ha dovuto presentare delle scuse pubbliche e ha donato 30.000 dollari a un ente di beneficenza locale per ridurre gli infortuni sportivi.
Qual è la lezione?
Le persone sono rapide nell’attaccare le aziende che lanciano campagne insensibili ed egoistiche.
“Cercate di non infastidire il vostro target”, dice Neisser. “Generalmente non è una buona idea fare qualcosa che farà sì che qualcuno del team possa andare in prigione”.
Cosa puoi imparare da questa campagna di guerrilla marketing:
- Non metterti contro il tuo target di riferimento e non mettere te stesso al centro dell’attenzione. Ricorda, il marketing riguarda solo i tuoi clienti.
Conclusione: come fare guerrilla marketing
Un guerrilla marketing efficace è degno di nota, creativo ed emotivo.
Quindi, come iniziare?
Brett Zaccardi, dell’agenzia di guerriglia marketing Street Attack, sostiene che i brand debbano chiedersi: “Qual è la loro essenza? Qual è il messaggio principale che può essere sintetizzato in uno scambio di 5 secondi o in un’installazione intelligente?”
Neisser aggiunge che “spesso aiuta a questo punto immaginare il titolo della notizia che vorresti vedere sui giornali, i tweet che vorresti leggere, le foto che vorresti fossero scattate e i video di YouTube che vorresti guardare”.
Mentre sogni la tua prossima idea di guerrilla marketing, tieni a mente questi punti chiave:
- Cerca sempre modi per incorporare nell’esperienza gli aspetti principali del tuo brand
- Trova un canale di comunicazione che gli altri brand non hanno ancora considerato per veicolare il tuo messaggio.
- Le azioni parlano più forte delle parole. Individua le azioni in grado di attirare l’attenzione della gente e comunica il tuo messaggio.
- La novità può essere molto potente. Pensa a concetti nuovi che si collegano ai tuoi obiettivi.
- Non avere paura di fare le cose in grande e di affrontare scenari logistici difficili.
- La segretezza e il mistero possono aumentare il dramma della tua campagna. Trova un modo per tenere le persone col fiato sospeso.
- Un’efficace campagna di guerrilla marketing non deve necessariamente essere costosa o richiedere molto tempo. Cerca delle opportunità per
- creare un grande impatto con il minimo dispendio di risorse.
- Opta per il fattore di choc. Per catturare l’attenzione, pensa a modi per disturbare lo status quo quotidiano della vita delle persone.
- Coinvolgi il pubblico – in modo consapevole o meno. Tutte le persone coinvolte potranno contribuire a diffondere il tuo messaggio.
- Identifica il vantaggio principale del tuo prodotto o servizio e presentalo su larga scala.
- Sfrutta la psicologia inversa e gioca a fare l’avvocato del diavolo per creare un’intensa reazione emotiva.
Conosci qualche altra campagna strabiliante di guerriglia marketing? Condividi i tuoi pensieri nei commenti qui sotto!